mercoledì 1 maggio 2024
  • 0
Il legno della Sacra Culla e la Vigilia nella Terra di Gesù
NEWS 24 Dicembre 2019    di Raffaella Frullone

Il legno della Sacra Culla e la Vigilia nella Terra di Gesù

«Cari amici, mi piacerebbe davvero avere il tempo e i mezzi per farvi gli auguri personalmente per la venuta di Cristo nel mondo. Isaia ce lo presenta come l’Emanuel: Dio-con-noi. Quanto amore! Accogliamolo con il cuore di Giuseppe e di Maria. Mandatemi intenzioni, le vostre intenzioni personali, per metterle sull’altare alla messa che celebrerò a Betlemme il giorno di Natale. Ecco i miei auguri a voi, e al bambino che nasce. Lo accogliamo con fascio di preghiere che gli esprimano una cosa: benvenuto, Emanuel, abbiamo bisogno di te! Fraternamente, p. Juan Maria Solana, LC»

Anche in Terra Santa l’attesa del Natale è un susseguirsi di incontri, impegni, momenti. Anche in Terra Santa i sacerdoti portano avanti il loro ministero, anche qui con l’aiuto dei social network, e queste erano le parole di padre Juan Solana, dei Legionari di Cristo, che vive a Gerusalemme dal 2004 e dal 2005 ed è incaricato per la Santa Sede della gestione del Notre Dame Center che ogni giorno offre ospitalità a pellegrini di tutto il mondo. Domani sarà il suo quindicesimo Natale nella Terra di Gesù.

Cerchiamo di raggiungerlo al telefono, ma per gli impegni che lo portano in zone in cui il telefono fatica a tenere la linea, ci manda un pensiero audio: «Vivo. Il Natale vissuto qui è straordinariamente vivo. Non si tratta soltanto di vedere con gli occhi i luoghi in cui quei fatti sono avvenuti, non si tratta solo di respirarne il clima, significa avere una consapevolezza più profonda, che parte dalle piccole cose. Per esempio oggi so cosa significa la distanza tra Gerusalemme e Betlemme, prima lo potevo solo intuire. Le parole del Vangelo lette, ascoltate e meditate tante volte, negli ultimi quindici anni per me sono semplicemente ancor più vive»

IL MAGDALA CENTER

Padre Solana è anche l’anima del Magdala Center, un gioiello di spiritualità che sorge sul sulle rive del Lago di Tiberiade. Un luogo benedetto perché comprende uno spazio archeologico all’interno del quale, durante gli scavi per la costruzione, sono stati scoperti i resti del villaggio di Maria Maddalena, tra i quali una sinagoga nella quale ha assai verosimilmente predicato Gesù. La posa della prima pietra ha ricevuto la benedizione di papa Benedetto XVI nel 2009, cinque anni più tardi l’inaugurazione e la benedizione del tabernacolo da parte di papa Francesco. Esattamente un mese fa, il 24 novembre, l’apertura del centro per l’accoglienza dei pellegrini.

«Magdala è un miracolo di Dio – spiega padre Solana – solo Lui avrebbe potuto organizzare, pianificare, prevedere ed eseguire con il suo amore provvidenziale le innumerevoli benedizioni che ci ha concesso per renderlo realtà. Le parole risuonano ancora una volta nella mia mente: “Allontanati da me Signore; Sono un uomo peccatore”. Con Gesù che risponde: “Pietro, non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Nostro Signore non vuole che temiamo nulla o nessuno se non il santo timor di Dio. È necessario che andiamo avanti e ci dice questo chiamandoci “pescatori di uomini”»

RELIQUIA DELLA SACRA CULLA

Il 29 novembre è giunta a Gerusalemme anche la reliquia della Sacra Culla di Gesù Bambino, donata alla Custodia di Terra Santa da papa Francesco, e padre Juan Solana era presente alla cerimonia. «Mi hanno molto colpito alcune parole del nunzio – racconta ­– ha parlato del legno di Adamo, quello dell’albero, quello che ha segnato l’uomo col peccato originale, e poi del legno della croce su cui è morto Cristo, segno della redenzione. In mezzo a questi due c’è un terzo legno, quello della culla, di questa straordinaria reliquia. Mi commuove pensare che questo legno ha potuto un tempo accogliere Dio, l’Eterno, l’Onnipotente, l’Infinito. Che, gioia, che benedizione avere qui questa reliquia tanto Santa, tanto venerata. Per me è un’anticipazione di questo Natale che desidero condividere con voi con tutto il cuore».


Potrebbe interessarti anche