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L’ex ministro G.M. Flick: il «cattolico adulto» di onorata carriera che vuole legalizzare le droghe. Tutte
NEWS 7 Marzo 2014    

L’ex ministro G.M. Flick: il «cattolico adulto» di onorata carriera che vuole legalizzare le droghe. Tutte

Ricordate Giovanni Maria Flick? L’ex presidente della Corte costituzionale divenuto ministro della Giustizia del governo retto dal cattolico “adulto” Romando Prodi? L’“apologeta” della Costituzione italiana a tale titolo invitato a parlarne da La Civiltà Cattolica e intervistato con spolvero da L’Osservatore Romano? L’esperto che, ben sponsorizzato, arrivò a un soffio dalla presidenza del prestigioso Istituto Giuseppe Toniolo? E che siccome non riuscì con il Toniolo, diventò, sempre sponsorizzato più che bene, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Ospedale San Raffaele di Milano?

Ebbene, oggi Giovanni Maria Flick dice: «È necessario legalizzare l’uso delle droghe leggere e pesanti in Italia per sconfiggere la criminalità organizzata».

Flick lo ha detto a Genova partecipando all’iniziativa “Sulle orme di Don Gallo”, la due giorni organizzata dalla Comunità di San Benedetto e intitolata al noto sacerdote del dissenso che aiutò alcune giovani prostitute albanesi ad abortire e che si professava comunista. E, per farsi capire bene, ha sfoderato l’argomento ex auctoritate: «contro il narcotraffico è necessario legalizzare la droga», lo dice anche lo scrittore Roberto Saviano. Ah be’, se lo dice Saviano…

Questa faccenda della droga libera che fa male ma anche bene perché combatte la mafia dev’essere insomma un po’ come quando Flick discettava di morale, aborto e leggi dello Stato. Vantando maestri come il «cattolico adulto […] Leopoldo Elia», da cui ha imparato il «concetto di legge permissiva», il costituzionalista non è infatti nuovo una certa idea piuttosto idee curiosa di difesa del del bene sociale contro il male morale, proponendo una strampalata denuncia della “dittatura del relativismo” che recita: «i valori non possono essere imposti: se c’è una minoranza che vuole usare il preservativo o ricorrere all’aborto, deve avere la libertà di farlo. […] Ecco perché la morale e la legge non confliggono. Io ho due vangeli, quello rivelato e quello laico, che è la Costituzione».