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Lo spot Esselunga ricorda che i figli vogliono la famiglia unita. Perciò dà fastidio
NEWS 27 Settembre 2023    di Manuela Antonacci

Lo spot Esselunga ricorda che i figli vogliono la famiglia unita. Perciò dà fastidio

Sta suscitando reazioni opposte, lo spot della Esselunga, La Pesca che sembra lanciare un messaggio controcorrente rispetto alla cultura dominante: famiglia è bello. E la cosa rivoluzionaria è che a lanciare tale messaggio è la figlia di due genitori separati e nel modo più dolce e tenero che possa esserci. La campagna è stata firmata dall’agenzia creativa di New York Small, e la clip è stata girata a Milano dal regista francese Rudi Rosenberg e prodotta da Indiana Production.

La scena si apre con l’immagine del reparto di un supermercato in cui una mamma sembra aver perso di vista la sua bambina, la cerca chiamandola a gran voce e la ritrova davanti ad una cassetta di frutta, con una pesca in mano che le chiede di comprare. Subito dopo si vedono mamma e figlia da sole in casa, alle prese con dei giochi, all’improvviso si sente suonare il citofono: è il papà della bimba che la sta aspettando per strada. Si capisce che si tratta di una coppia di genitori separati, perché la mamma le promette, prima che la bambina si stacchi da lei, che l’avrebbe chiamata quella sera stessa.

Ed ecco che la piccola, raggiunto il papà, compie un gesto tenerissimo: gli porge la pesca presa al supermercato e inventa che gliel’avrebbe mandata la mamma. La scena si chiude così, con il papà che tra l’incredulo e il sorpreso promette alla bambina che avrebbe chiamato la mamma per ringraziarla. Insomma, il sogno segreto di qualunque figlio di genitori divorziati: quello di riavere la famiglia unita , rappresentato dal punto di vista del bambino stesso. Si può essere d’accordo o no col messaggio, ma quello che è certo è che lo spot non ha lasciato indifferenti.

C’è chi ha replicato che lo spot scaverebbe ancora di più nella ferita della separazione, facendo riemergere sensi di colpa nelle coppie divorziate o che calcherebbe la mano sulla tragedia sociale delle famiglie separate. E ancora si accusa di “strumentalizzare” le emozioni di una bambina celebrando la “famiglia tradizionale”. Però c’è anche tutta una fetta di pubblico favorevole e per le ragioni più disparate: chi esalta il «coraggio di affrontare il divorzio dal punto di vista dei bambini» e chi apprezza lo spot in quanto, in maniera realistica, rappresenterebbe il divorzio per quello che è realmente.

Il terreno dello scontro è Twitter dove l’hashtag “Esselunga” è diventato di tendenza, ma anche su Tik Tok i commenti si stanno moltiplicando e, qui, sono quasi tutti inaspettatamente di segno positivo. Eppure le reazioni negative fanno riflettere sul fatto che viviamo in un mondo in cui la narrazione, come al solito, dev’essere di segno unico: in questo caso non bisogna dire che il divorzio è uno strappo. Nemmeno fosse stato depositato un disegno di legge contro il divorzio!

Ricordiamo che i media trasmettono in generale “spettacoli” di ben altra risma che passano, invece, normalmente sotto silenzio, ma guai a trasmettere un messaggio che vada contro la narrazione dominante. Viene da chiedersi anche perché censurare la sofferenza dei figli dei genitori divorziati. Certo, non tutte le storie sono uguali e si tratta di una questione che va trattata o rappresentata con tutta la dovuta delicatezza, ma non bisogna dimenticare che ci sono studi che riportano una fotografia drammatica a riguardo.

Sulla rivista “Journal of Family Psychology” si legge che i bambini coi genitori divorziati hanno di più difficoltà a scuola, più problemi comportamentali, un concetto di sé più negativo, più problemi sociali con i coetanei e più difficoltà andare d’accordo con i loro genitori. Mentre la rivista “World Psychiatry” riporta che i figli di genitori divorziati/separati hanno anche maggiori probabilità di adottare comportamenti sessuali a rischio, vivere in povertà e sperimentare l’instabilità della propria famiglia, famiglia che per i bambini è un valore insostituibile come peraltro ha spiegato sulle pagine della nostra rivista (qui per abbonarsi) il sociologo Mark Regnerus.

Vogliamo, però concludere con un messaggio di speranza facendo notare che i numerosissimi utenti che su Tik Tok, in modo particolare, si sono detti commossi per lo spot che dice una grande verità e cioè che l’unità ha sempre un valore grandissimo, dimostrano che nella nostra società c’è ancora tanta gente che crede che l’amore possa ancora e nonostante tutto far rima col per sempre e questo, non è soltanto il sogno delle favole ma è, evidentemente, il sogno di tutti.(Fonte foto: YouTube).

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