Barack Obama haminacciato di porre il suo veto presidenziale, che di fatto impedisce il varo di una legge anche se votata dalla maggioranza del parlamento, alla proposta di vietare le interruzioni di gravidanza dopo la ventesima settimana. Come riportato anche dal sussidiario.net, le interruzioni di gravidanza dopo quel termine, normalmente definiti "aborti tardivi", sono permessi anche se di fatto il feto è praticamente già un essere umano del tutto formato.
Tali aborti, come documentato, vengono commessi anche quando il neonato nasce vivo dal grembo materno attraverso sofferenze indicibili del bambino stesso. Ma Obama ha fatto sapere che si opporrà a qualunque progetto di legge del genere. E' stato lo stesso Obama a dirlo durante il suo discorso sullo Stato dell'Unione tenuto poche ore fa, in cui ha anche sottolineato come gli aborti in America si siano ridotti notevolmente negli ultimi tempi.
Su queste dichiarazioni è intervenuto il presidente del Family Reasearch Counsil Tony Perkins che parlando con il sito Lifenews.com ha detto che la diminuzione del numero di aborti non è certo stata possibile grazie a Obama, che ha invece fatto di tutto perché gli aborti continuassero, ma grazie a diverse leggi varate nei singoli stati a favore della vita e alla chiusura di molte cliniche abortiste. Al contrario, con la sua legge sulla sanità, Obama ha di fatto obbligato milioni di americani violandone i diritti di coscienza, a sostenere economicamente le cliniche abortiste.
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