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Lo strano caso del bel libro sulla famiglia che al Sinodo speciale dei vescovi sarebbe scomparso…
NEWS 3 Marzo 2015    

Lo strano caso del bel libro sulla famiglia che al Sinodo speciale dei vescovi sarebbe scomparso…

di Marco Tosatti

 

L’agenzia tedesca Kath.net , e subito dopo diversi siti anglosassoni  anche qui raccontano un episodio del Sinodo 2014 che se vero, come sembra, non può non suscitare alcune perplessità. Ricordate il libro Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica, edito da Cantagalli l’anno scorso, in cui cinque cardinali di gran peso, fra cui il prefetto della Dottrina della Fede, e altri specialisti e studiosi difendevano quanto il Magistero ha finora insegnato su matrimonio, divorzio ecc.?

Il testo, che nella versione inglese si intitola Remaining in the Truth of Christ: Marriage and Communion in the Catholic Church è stato stampato in altre tre lingue, e spedito (inglese e italiano sicuramente) ai partecipanti al Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia dell’ottobre 2014.

Gli interventi, alcuni dei quali precedenti al Concistoro in cui il cardinale Walter Kasper aveva enunciato le sue tesi, oggetto del dibattito, sulla possibilità per i divorziati risposati di ricevere la comunione, erano certamente contrari alla tesi sostenuta dal porporato tedesco, e appoggiata dalla Segreteria del Sinodo.

Il Sinodo del 2014 si differenziò da tutti gli altri precedenti perché la Segreteria non volle che fossero resi pubblici gli interventi dei vescovi e cardinali partecipanti; una decisione che fu giudicata contraria alla trasparenza di cui tanto si parla. Il libro è stato spedito individualmente a ogni Padre sinodale, ma non è mai arrivato. E secondo quello che viene scritto quando gli organizzatori del Sinodo l’hanno saputo, avrebbero semplicemente fatto sparire dalle cassette postali dei membri il pacchetto. Solo due o tre prelati l’avrebbero ricevuto”.

L’articolo di Kath.net, che attribuisce al cardinale Lorenzo Baldisseri Segretario del Sinodo la responsabilità di questo gesto, afferma fra l’altro: “Questo episodio ha avuto luogo nel Vaticano e non al Cremlino. Come l’ho raccontato a un amico che in quei giorni stava per tornare in Africa, ha sorriso dolcemente e mi ha detto: ‘Perché ti preoccupi. Qui in Su Sudan le cose non sono migliori’”.

Padre Joseph Fessio sj direttore della Ignatius Press che ha pubblicato l’edizione amricana del libro conferma che decine di copie sono state inviate e ricevute dalle Poste Vaticane (gestite dal Governatorato) ma non hanno mai raggiunto i destinatari.

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NDR: In merito a questo piccolo giallo, ieri la segreteria del Sinodo, senza specificare nomi, per mezzo del vaticanista Andrea Tornielli ha fatto sapere la sua versione dei fatti:

«Non c'è stata alcuna censura e le buste che sono arrivate sono state distribuite. Quando sono stati recapitati i pacchi, c'era solo il francobollo italiano, ma non c'erano né il timbro delle Poste italiane, né quello delle Poste vaticane. Prima di provvedere alla distribuzione ai padri sinodali, la Segreteria del Sinodo ha chiesto alle Poste vaticane di timbrare le buste. Quindi ogni plico arrivato è stato messo nelle caselle postali nominali dei padri sinodali ai quali era stato inviato. Senza conoscerne il contenuto, come avviene per tutta la posta, che è stata sempre distribuita».
 
«L'operazione di timbratura – spiega ancora la Segreteria del Sinodo – ha ritardato di mezza giornata la consegna delle buste. Nessuno ha fatto sparire alcunché e se qualcuno non ha ricevuto la busta è perché questa non è arrivata. Il libro in questione era peraltro presente nel banco libri della Libreria Editrice Vaticana all'ingresso dell'aula sinodale».