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L’uomo più anziano del mondo, morto a 114 anni, diceva il rosario due volte al giorno
NEWS 5 Aprile 2024    di Manuela Antonacci

L’uomo più anziano del mondo, morto a 114 anni, diceva il rosario due volte al giorno

La fede non dona solo benessere spirituale ma, ebbene sì, allunga anche la vita! Prova ne sono una serie di vicende di ultracentenari che avevano in comune proprio un’intensa vita di preghiera. Anche Il Timone si è occupato di alcune di queste vicende come quella di un diacono di 100 anni che assisteva a 8 Messe alla settimana. Oggi, invece, raccontiamo la storia di Juan Vicente Pérez Mora, morto il 2 aprile scorso, poche settimane prima del suo 115 compleanno e considerato l’uomo più anziano al mondo. Gli era stato assegnato il riconoscimento dal Guinness World Records, non molto tempo fa, il 4 febbraio 2022, quando aveva 112 anni e 253 giorni. Il suo elisir di lunga vita? Due rosari al giorno.

Nella sua famiglia, Mora era, infatti, noto per la sua fede. Si sforzava di costruire un rapporto solido con Dio e con i suoi parenti e recitava il rosario, appunto, due volte al giorno. Peraltro egli stesso aveva esplicitamente dichiarato al Guinness World Records che il suo segreto per vivere una lunga vita era «lavorare sodo, riposarsi durante le vacanze, andare a letto presto, bere un bicchiere di aguardiente [un forte liquore a base di canna da zucchero] ogni giorno, amare Dio e portare sempre con sé lui nel tuo cuore».

Di sé ha lasciato un ottimo ricordo anche nella cittadina in cui viveva, come testimonia Freddy Bernal, governatore di Táchira, città di Mora che ne ha anche annunciato il decesso: «Nostro caro Juan Vicente Pérez Mora, oggi con profonda tristezza e dolore diciamo addio a te, a quel modello di uomo di Táchira, umile, laborioso, pacifico, entusiasta della famiglia e della tradizione», ha dichiarato Bernal su X.

Persino il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha reso omaggio a Mora su X: «Juan Vicente Pérez Mora è entrato nell’eternità a 114 anni», ha scritto. «Invio i miei abbracci e le mie condoglianze alla sua famiglia e a tutta la popolazione di El Cobre, nello stato di Táchira. Che Dio lo accolga nella sua santa gloria». È stato incredibilmente testimone di due guerre mondiali e di invenzioni rivoluzionarie come la televisione e Internet, ma la sua è stata una vita molto semplice: Mora era nato il 27 maggio 1909 in Venezuela, nono figlio di 10 nati da Eutiquio del Rosario Pérez Mora ed Edelmira Mora.

Ad appena 5 anni, iniziò a lavorare con suo padre e i suoi fratelli nell’agricoltura, in particolare nella raccolta del caffè e nella canna da zucchero. Iniziò la scuola molto tardi, all’età di 10 anni, ma poté frequentarla solo per cinque mesi perché la sua insegnante si ammalò gravemente, ma prima di morire gli regalò un libro con cui  poté imparare a leggere. È stato sposato con Ediofina del Rosario García per 60 anni. La coppia ha avuto sei figli e cinque figlie. La famiglia è ora cresciuta fino a comprendere 42 nipoti, 18 pronipoti e 12 pro-pronipoti. Ha chiesto di essere ricordato così  «come un uomo laborioso, fedele a sua moglie e alla sua religione». (Fonte foto: (Screenshot, Guinness World Records, YouTube/Pexels.com)

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