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«Marianną Popiełuszko. La donna che perdonò gli assassini del figlio martire»
NEWS 29 Maggio 2019    di Giuliano Guzzo

«Marianną Popiełuszko. La donna che perdonò gli assassini del figlio martire»

Se sono purtroppo ancora pochi, perfino nello stesso mondo cattolico, quelli che conoscono bene la storia e la testimonianza di don Jerzy Popiełuszko (1947–1984), il sacerdote e martire polacco assassinato oltre tre decenni or sono e beatificato nel giugno 2010 sotto il pontificato di Benedetto XVI, decisamente meno, c’è da temere, saranno quelli che sanno qualcosa di Marianną Popiełuszko (1920-2013), sua madre. Ed è un peccato perché, come quella del figlio, anche la sua è una figura decisamente luminosa, contrassegnata da una testimonianza di fede autenticamente vissuta.

Aiuta a colmare questo vuoto un bel libro di oltre 300 pagine intitolato Matka Świętego. Poruszające świadectwo Marianny Popiełuszko, traducibile come “Madre di un santo, commovente testimonianza di Marianną Popieluszko”, a cura della giornalista e scrittrice polacca Milena Kindziuk. Grazie a quest’opera possiamo difatti scoprire di più di questa donna coraggiosa, morta pochi anni or sono alla veneranda età di 93 anni, non prima però di aver assistito alla beatificazione dell’amato figlio Jerzy.

Nata nella regione rurale di Bialystok quasi un secolo fa, Marianną si sposò giovane – aveva 22 anni –, diede alla luce cinque figli, tra cui il sacerdote divenuto un simbolo della resistenza durante i tempi bui del regime comunista, e fu sempre una donna di grande fede. A provarlo, le sue stesse parole. Come quando affermò: «La fede in Dio viene prima di tutto. Senza Dio, la vita non ha senso. Dobbiamo assicurarci che sia sempre presente in noi perché con la fede c’è sempre una vittoria».

Una chiara conferma dell’attaccamento al Signore, la signora polacca la diede anche quando aspettava il suo terzo figlio, Jerzy. Allora, infatti, Marianną pregò intensamente affinché Dio concedesse al piccolo che aveva in grembo la grazia della vocazione sacerdotale. Una richiesta che solo una madre di grande fede può fare e alla quale, evidentemente, l’Onnipotente non ha mancato di corrispondere, donandole il figlio che sognava ma anche, come sappiamo, un dolore immenso.

Un dolore di cui la donna parlò anche il 6 giugno 2010, in occasione della beatificazione di suo figlio: «Il mio più grande dolore è stato la morte di Jerzy». Ciò nonostante, accanto a queste parole di comprensibile dolore, la signora Popiełuszko ne fece seguire altre a dir poco commoventi: «Io non giudico nessuno, perché Dio è l’unico giudice. La mia grande gioia sarà quando gli assassini di mio figlio si convertiranno». Una conversione per la quale l’anziana, ancora a decenni di distanza, confidava di «pregare ogni giorno», con l’intercessione di suo figlio, il quale – aveva aggiunto sempre la donna – «ben sapeva che non c’è nulla di più importante nella vita della presenza di Dio».

La conferma della grandezza della madre di Jerzy Popiełuszko ci arriva poi dalle parole di Milena Kindziuk, che ne ha curato il libro. La scrittrice ha infatti dichiarato: «Non avremmo mai avuto don Jerzy senza la fede e la fiducia della madre Marianna, la quale è giunta a perdonare gli assassini del figlio». È stata Marianną Popiełuszko», ha inoltre aggiunto la Kindziuk, «ad insegnare ai suoi figli la fede e la preghiera. Tanto che, quando il figlio Jerzy entrò in seminario, lei disse di aver dato con tutto il cuore suo figlio alla Chiesa. Al punto che approvò tutte le decisioni dei superiori del figlio, anche quelle che non la convincevano». Che dire, c’è davvero di che essere grati alla signora Popiełuszko. Per aver donato alla Chiesa una figura immensa come padre Jerzy e per aver essa stessa dato una testimonianza di fede grandiosa che, oggi più che mai, merita di essere riscoperta e presa come esempio.


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