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Messico: è virale il dipinto pro-vita dopo il rifiuto dell’aborto
NEWS 4 Agosto 2020    di Redazione

Messico: è virale il dipinto pro-vita dopo il rifiuto dell’aborto

La corte suprema del Messico ha rigettato un’ordinanza storica per la depenalizzazione dell’aborto nel Paese. Il caso si basava su un’ingiunzione concessa nello stato orientale di Veracruz, che avrebbe di fatto depenalizzato la conclusione di una gravidanza se avvenuta nelle prime 12 settimane (QUI la reazione dei vescovi). Numerosi gruppi di attivisti speravano che il voto della corte suprema avrebbe aperto la strada per la depenalizzazione dell’aborto anche in altri stati e successivamente in tutto il Paese. Consideravano questo voto «un’opportunità storica» per gli attivisti pro-choice e le donne messicane. Durante l’udienza tenutasi il 29 luglio, però, quattro dei cinque giudici della corte suprema hanno votato contro l’ordinanza.

È in questo contesto che Ana Laura Salazar, disegnatrice e acquarellista, ha deciso di dipingere un quadro diventato ormai virale. Il suo obiettivo? Ringraziare la Madonna per il fatto che la corte suprema abbia votato contro la depenalizzazione dell’aborto. Contattata da ACI Prensa, l’autrice del dipinto ha confermato che il suo lavoro, che ha intitolato “Nostra Signora della Vita”, è stato presentato alla Parrocchia di San Josemaría, a Santa Fe (Città del Messico).

Per quanto riguarda le motivazioni che l’hanno spinta a dipingere il quadro “Nostra Signora della Vita”, ha detto di aver sentito un impulso nel mezzo dell’avanzata del movimento per l’aborto, particolarmente in Messico. Le convinzioni pro-vita di Ana sono nate anni fa. Dice che tutto è iniziato dopo aver visto un film in cui veniva eseguito un aborto. «Dentro ho sentito il pianto del bambino morire e sono rimasta inorridita. Da allora ho avuto come scopo quello di rendere le persone consapevoli di ciò che significa abortire, sia a livello umano che divino», ha detto. Un altro momento della sua vita che ha contribuito a ispirare il suo lavoro è legato a quando ha compiuto 40 anni e aspettava il suo quarto bambino. «Sfortunatamente l’ho perso perché era una gravidanza extrauterina. L’ho battezzato e so che vive in Paradiso.

L’artista ha rivelato che dopo aver appreso che la legge sull’aborto in Messico non era stata approvata il 29 luglio, «in segno di ringraziamento alla Vergine» ha deciso di inviare «una foto di questo dipinto ad alcuni amici, tra cui P. Francisco Cantú». «È stato lui a chiedermi di inoltrarlo ai suoi amici. Fu così che cominciò a viaggiare, da una persona all’altra, senza che io ci avessi pensato, e divenne virale. Credo che la mano di Nostra Madre sia dietro ogni cosa», ha detto Ana.La pittrice ha anche aggiunto che da quando l’immagine è diventata virale, molte persone ne hanno chiesto copie. Ha assicurato che il ricavato verrà devoluto «a iniziative a favore della vita».

«Le persone che mi conoscono si sono congratulate con me e mi hanno detto che sono molto commosse dall’immagine della Vergine con il bambino. Non ho intenzione di farmi conoscere attraverso questo dipinto; in effetti molti non sanno chi l’abbia dipinto, io sono solo uno strumento nelle mani di Maria. Quello che ho veramente cercato con questa immagine è che ha spinto molti cuori a prevenire più morti di bambini innocenti e a confortare madri e padri che hanno perso i loro figli prima della nascita o anche dopo la nascita», ha affermato.


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