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Nella battaglia di Lepanto, turchi e cristiani ebbero visite. Quelle degli angeli
NEWS 7 Ottobre 2022    di Giuliano Guzzo

Nella battaglia di Lepanto, turchi e cristiani ebbero visite. Quelle degli angeli

Oggi, 7 ottobre, è il giorno in cui tradizionalmente si ricorda la battaglia di Lepanto, ovvero l’epico scontro che, grazie a Pio V – papa (e santo) promotore della coalizione militare che sbaragliò la flotta turca -, vide realizzarsi una delle più grandi vittorie della Cristianità, con l’Europa unita a difesa di essa come testimoniano gli stendardi conservati a Toledo, a Gaeta e a Pisa. L’importanza di quella battaglia si può inoltre desumere da molti aspetti, a partire dall’imponenza degli eserciti.

Le forze schierate sul mare erano infatti del tutto ragguardevoli. La flotta della Lega Santa era infatti composta da 204 galee e 6 galeazze, con a bordo circa 36.000 combattenti più circa 30.000 rematori non schiavi, che potevano prendere parte negli scontri sui ponti delle galee. Invece la flotta turca si stima fosse composta da più di 170 galee e più di 20 galeotte, cui si aggiungeva un imprecisato numero di fuste e brigantini corsari; complessivamente, sulle navi turche si trovavano circa 25.000 combattenti, tra cui i temibili giannizzeri.

C’è però, accanto a questo, un dettaglio storico e soprannaturale insieme che verosimilmente pochi conosceranno e che, tanto più in un giorno come questo, merita d’essere ricordato: quello degli angeli. Ma sì, proprio così. Come segnala José Gálvez Krüger, direttore della Catholic Encyclopedia (EC), sarebbe ingiusto dimenticare – rispetto a quanto accadde quel 7 ottobre 1571 – «il ruolo di primo piano dei santi angeli, che sono stati visti sia da turchi che da cristiani, nel momento più decisivo del combattimento».

Leggendo simili parole, c’è da temere perfino da parte cattolica che, oggi, c’è chi si lascerà scappare il risolino di sufficienza che si riserva alle leggende metropolitane. Eppure José Krüger non scherza affatto, anzi. Segnala che questa «non è affatto una storia pia, trattandosi di un evento soprannaturale suffragato da molteplici testimonianze, sia turche sia cristiane». E di questo intervento angelico in battaglia, continua il sacerdote, abbiamo testimonianze in poesie, sermoni, perfino nell’arte.

Naturalmente, per saperne di più è il caso di andarsi a studiare – o ripassare – la storia di quella leggendaria vittoria. Che, come si sa, fu attribuita all’intercessione della Vergine, motivo per cui il già citato san Pio V decise di dedicare il giorno 7 ottobre a Nostra Signora della Vittoria e aggiunse il titolo Auxilium Christianorum – «Aiuto dei cristiani» – alle Litanie Lauretane. Successivamente, poi, Gregorio XIII trasformò tale festa nella memoria liturgica della Madonna del Rosario. Ma oltre alla Madre del Cielo, come si è detto, anche gli angeli diedero il loro contributo a quella che, anche per questo, è senza dubbio stato il più cristiano dei trionfi in battaglia.

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