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Oggi, Giovedì santo, si celebra anche la festa del sacerdozio
NEWS 28 Marzo 2024    di Federica Di Vito

Oggi, Giovedì santo, si celebra anche la festa del sacerdozio

Il Giovedì Santo è considerato il giorno in cui Gesù Cristo istituì l’Ordine Sacro e per questo la Chiesa, oltre a dare inizio al Triduo pasquale, celebra la giornata del sacerdote. Il Giovedì Santo, come ha ricordato papa San Giovanni Paolo II, è il «giorno in cui Gesù ha istituito l’Eucaristia e allo stesso tempo il nostro sacerdozio ministeriale» (Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai sacerdoti in occasione del Giovedì Santo 1986).

Nella stessa lettera afferma anche: «Questo giorno è particolarmente grande per noi, cari fratelli sacerdoti. È la festa dei sacerdoti. È il giorno in cui è nato il nostro sacerdozio, che è una partecipazione all’unico sacerdozio di Cristo Mediatore». «In questo giorno», ha proseguito il Papa, «i sacerdoti di tutto il mondo sono invitati a concelebrare l’Eucaristia con i loro vescovi e a rinnovare le promesse del loro impegno sacerdotale al servizio di Cristo e della sua Chiesa».

I sacerdoti hanno ricevuto la grazia di rendere Cristo realmente presente nell’Eucaristia attraverso la consacrazione del pane e del vino. Allo stesso tempo, hanno il potere di perdonare i peccati in nome di Dio. La Chiesa cattolica ha mantenuto nel corso dei secoli la cosiddetta “successione apostolica”, una linea gerarchica che proviene dagli apostoli di Cristo e che si mantiene tuttora. I gradi del sacerdozio ministeriale sono tre (dal più alto al più basso): l’episcopato (proprio dei vescovi, successori degli apostoli); il presbiterato (proprio dei sacerdoti, che collaborano con il vescovo) e il diaconato (proprio dei servi o diaconi, che assistono i presbiteri). Solo i vescovi possono ordinare i sacerdoti e ognuno di loro deve obbedienza diretta al Papa, il Vescovo di Roma, successore di Pietro e Vicario di Cristo in Terra.

Oggi è il giorno in cui un sacerdote ha l’occasione di fare memoria del giorno in cui ha risposto il proprio sì al «Seguimi» di Gesù. In una visione semplicistica delle vocazioni potrebbe sembrare che la vita sacerdotale sia “semplice”, ma non si pensa che ogni scelta prevede delle rinunce. Rinunce che aggiungono ricchezza ed esclusività all’Amore che ogni sacerdote ha per Cristo che si riflette anche nelle centinaia o migliaia di persone che accompagna spiritualmente. E insieme a una buona dose di affetto e accoglienza si ricevono anche attacchi e persecuzioni, anch’esse necessarie alla vita di ogni cristiano.

I sacerdoti sono chiamati alla totale donazione di sé al servizio degli altri. Attraverso la loro vocazione testimoniano quanto sia possibile raggiungere la pienezza e la felicità in questa vita. Purtroppo, a volte non ricevono il sostegno necessario per la loro missione, oppure sono lasciati soli. Alcuni, per amore di Cristo e dei fratelli, soffrono la fame, la sete e il freddo, e talvolta sono lasciati esposti o vulnerabili. Si può così pensare alla giornata di oggi anche dal punto di vista del fedele, ricordandoci dei sacerdoti grazie ai quali possiamo accedere ai Sacramenti e abbeverarci alla fonte della Vita.

Che ogni sacerdote oggi non dimentichi il dovere di proclamare e insegnare la verità in una società sempre più secolarizzata che ha sbarrato molte delle porte che portano a Cristo. E che possiamo pregare tutti per i molti sacerdoti perseguitati, per chi combatte contro ideologie e indifferenza e per chi perde la vita terrena per lo zelo di annunciare il Vangelo. Ma preghiamo anche per chi è in crisi, per chi ha perso il vigore della propria vocazione, per chi tentenna nel cammino della fede, che possa oggi riscoprirsi innamorato di Cristo.

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(Fonte foto: Pexels.com)


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