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Olanda, se l’eutanasia entra nella vene della società . Ecco la ‘Kill Pill’ per chi compie 70 anni
news
19 Novembre 2015

Olanda, se l’eutanasia entra nella vene della società . Ecco la ‘Kill Pill’ per chi compie 70 anni

di Leone Grotti

 

Basta con l’eutanasia solo per chi è malato terminale, malato mentale, affetto da imperfezioni e problemi fisici o più semplicemente stanco di vivere. Ora la potente associazione per il diritto di morire (Nvve) vuole che l’eutanasia sia estesa d’ufficio a tutti coloro che hanno compiuto i 70 anni.

L’anno scorso in Olanda la “buona morte” è stata somministrata ufficialmente a 5.306 persone (in realtà, le vittime sono almeno 6 mila), un aumento del 182 per cento rispetto a quando la legge è stata approvata nel 2002. Me per Nvve non basta e così ha ritenuto maturi i tempi per riproporre un vecchio cavallo di battaglia degli anni ’90: la “Kill Pill”.

MORTE, NON SUICIDIO.
«Noi vediamo che la società vuole una pillola del genere», ha spiegato il direttore della lobby pro eutanasia Robert Schurink. «Soprattutto la generazione del baby boom, che non ha paura di dire esplicitamente ciò che desidera. Vogliono avere il controllo sulla fine delle loro vite». A prescindere dall’essere affetti o meno da patologie, fisiche o mentali che siano.

La pillola eutanasica sarebbe messa gratuitamente a disposizione di tutti gli olandesi che abbiano compiuto i 70 anni e comodamente ritirabile in farmacia. La Nvve ha detto che nelle prossime settimane discuterà una sperimentazione con l’associazione dei medici olandesi e con i ministri di Giustizia e Salute. Questa servirà per assicurare che «la pillola non venga usata per il suicidio, l’abuso o l’omicidio». Ma solamente per procurarsi la “buona morte”.

NUOVA CONCEZIONE. L’Olanda sta procedendo velocemente e inesorabilmente verso una nuova concezione di eutanasia. Quando è stata approvata nel 2002, era considerata un’eccezione, uno strappo alla regola dettato dalla compassione per permettere ai “pochissimi” casi di persone che soffrono in modo insopportabile a causa di malattie terminali di anticipare di poche settimane la propria dipartita. Com’era prevedibile, una volta affermato che alcune persone possono essere uccise in casi particolari, una volta stabilito che c’è anche un solo caso in cui una vita perde di valore, il diritto di morire si è esteso negli anni ed ora viene rivendicato per tutti, sani e malati, come se fosse un modo di morire come gli altri, naturale come gli altri, perché non c’è niente di più naturale della volontà e dell’autodeterminazione. È giusto quindi fornire la pillola per tutti quelli che compiono 70 anni (ci vorrà ancora qualche anno per abbassare la soglia di questa età). Basta che non venga chiamato con una bruttissima parola: “suicidio”.

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