Gli omosessuali protestanto contro l'amministrazione loro amica di Milano, retta dal sindaco Giuliano Pisapia e già notevolmente prona nel concedere loro quanto più possibile.
Protestano, gli omosessuali di Milano, perché l'amministrazione comunale loro amica guidata dal sindaco Pisapia si ostina a non riconoscere ufficialmente all'anagrafe lo status "matrimoniale" che quegli omosessuali protestatari (una dozzina in tutto) hanno ottenuto in Paesi esteri dove il "matrimonio" omosessuale è consentito dalla legge.
L'amministrazione Pisapia, infatti, potrà pur essere favorevole quanto vuole agli omosessuali, ma in Italia, e quindi anche a Milano, vige ancora una legge che non consente il "matrimonio" tra persone dello stesso sesso. Gli omosessuali milanesi dunque protestato, ma l'amministrazione Pisapia, foss'anche obtorto collo, non può che applicare la vigente legge italiana sul matrimonio. La quale, per lacunosa che possa essere, continua a vietare le unioni tra persone dello stesso sesso. Per lacunosa che possa essere, difendiamola quella legge.
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