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Per il mondo in cui viviamo paragonare una bistecca all’Olocausto ebraico è normale?
NEWS 5 Aprile 2016    

Per il mondo in cui viviamo paragonare una bistecca all’Olocausto ebraico è normale?

Giorni fa il giornalista Giuseppe Cruciani, conduttore di La Zanzara su Radio 24, ha provocato quelli che egli definisce “nazivegani” e di conseguenza un gruppo di animalista radicali lo ha aggredito. Domenica 3 aprile la trasmissione Le Iene, in onda su Italia 1, ha condotto una doppia intervista doppia, realizzata da Nicolò De Devitiis, tra il conduttore radiofonico e Valerio Vassallo, leader del Metaa, il Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente.

La stampa ne ha parlato abbondantemente. A noi interessa poco il diverbio tra i due e men che meno lo stile da gossip che circonda l’intera vicenda. Ci domandiamo solamente se il mondo in cui viviamo può ritenere normali e legali le seguenti frasi pronunciate, tra le molte, da Vassallo:

«Quello che è stato fatto ai tempi di Auschwitz adesso lo stiamo facendo agli animali».

Il nostro vostro obiettivo è «arrecare danno ad aziende che sfruttano gli animali a scopo di lucro.
Come? «Chiedendo sanzioni, sequestri. Poi quando la legge non funziona bisogna infrangerla».

«Se vedo una signora con la pelliccia in mezzo alla strada, mi fa piacere cercare di danneggiarle la pelliccia. Se vedo una persona che si mangia un panino, se ho la possibilità ci sputacchio dentro».

«Se una persona mangia carne, alla fine dell’anno ha ucciso circa 100 vite».

«Se deve morire un mangia cadaveri, a questo punto è meglio che muoia il mangia cadaveri e salviamo cento delle vittime che potrebbe mangiare in un anno».

Domanda: Se tua madre si potesse salvare solo usando un farmaco testato sugli animali che faresti?
Risposta: «Penso proprio che dico “Mamma, se ti vuoi curare, mi dispiace però non puoi più essere mia madre”. Sono un nazivegano».