Il cardinale Müller, firmatario della lettera, è sembrato aprire uno spiraglio dicendo: «Si può discutere sulle condizioni dei singoli casi ma un regolamento generale non è possibile».
«Forse una possibilità sta qui, lo vedremo. Non una legge generale, ma l'attenzione alla condizione soggettiva delle persone. Nella sua relazione iniziale il cardinale Erdö ha citato l'Instrumentum laboris là dove si distingue tra malizia oggettiva – o potremmo meglio dire una difformità tra il progetto di Cristo – e le contingenze che diminuiscono l'imputabilità dell'atto. Anche il diritto civile fa differenza tra colpa e imputabilità, posso essere colpevole ma non imputabile. Il cardinale Müller forse intende questo. Del resto che esistano situazioni dolorose è un dato di fatto, alcune ne ho conosciute. Casi in cui l'aver trovato un'altra persona è stata per il coniuge abbandonato una possibilità di risollevarsi dalla disperazione o dalla depressione».
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