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Perchè gli apostoli ebbero paura sul Tabor? Perchè la visione di Dio è anche giudizio dei nostri peccati
NEWS 7 Agosto 2015    

Perchè gli apostoli ebbero paura sul Tabor? Perchè la visione di Dio è anche giudizio dei nostri peccati

Nel video sotto, un commento che segnaliamo di don Reto Nay – sacerdote svizzero, fondatore direttore del portale Gloria.tv – al Vangelo della Trasfigurazione.

Dal Vangelo secondo Matteo

«Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: “Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia”. Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo”. All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: “Alzatevi e non temete”. Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo. E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: “Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti”».