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Perchè nei temporali estivi vale la pena ricordarsi di santa Barbara, martire e protettrice contro i fulmini
NEWS 12 Giugno 2014    

Perchè nei temporali estivi vale la pena ricordarsi di santa Barbara, martire e protettrice contro i fulmini

Santa Barbara (İzmit, Turchia, 273 – Scandriglia, Rieti, 306 circa) è venerata come santa e martire dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Benché non vi siano dati certi sulla sua vita, la sua figura divenne popolare grazie alla Legenda Aurea e divenne cara al popolo cristiano come protettrice contro i fulmini e le morti improvvise e violente. Secondo la tradizione Barbara, nata in un ambiente pagano, fu perseguitata per la sua fede, torturata e quindi uccisa di spada dal padre. Il quale, non appena la testa della figlia toccò terra, fu incenerito da un fulmine.

Tutti i popoli hanno attribuito misteriosa importanza alla folgore, considerata manifestazione del Nume più potente. Anche nel Medioevo veniva considerata il simbolo della morte improvvisa, cioè della «mala morte», che non lasciava al peccatore il tempo di pentirsi né la possibilità di prepararsi al trapasso (un esempio nel video qui a fianco: le immagini incredibili di un fulmine che ha colpito un pick up in Alberta, Canada, lo scorso 31 maggio. Ferendo ma non uccidendo, per grazia divina vien da dire, le due persone a bordo).

Con l'invenzione della polvere da sparo e delle armi da fuoco sembrò che anche l'uomo fosse in grado di scagliare folgori, altrettanto improvvise e altrettanto mortali. La devozione per santa Barbara si diffuse così tra coloro che maneggiavano questi fulmini artificiali: cannonieri, pirotecnici, artiglieri, fochisti e vigili del fuoco.

Il nome di «Santabarbara» fu dato ai depositi di munizioni nelle fortezze o sulle navi: luoghi, così come le polveriere, posti sotto l'immediata protezione della martire.