La Domenica delle Palme celebra l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme e in ogni parte del mondo i credenti rivivono liturgicamente, con la processione accompagnata dal lento agitarsi di rami d’ulivo e di palma e il canto dell’Osanna, l’evento che il Signore stesso ha vissuto avvicinandosi al momento della Sua glorificazione in croce. I nostri confratelli cattolici hanno partecipato a questa liturgia celebrata dal Patriarca latino Mons. Pizzaballa; pur essendo presenti meno persone a causa della guerra che ferisce la Terra Santa «(…) erano presenti molti religiosi e religiose delle comunità cristiane e fedeli locali: la folla festosa – leggiamo su infocatolica – ha percorso in processione la strada tra Betfagé (il Santuario che sorge sul versante orientale del monte degli Ulivi e commemora l’ingresso del Signore in città, Ndr) e Gerusalemme seguendo le orme di Gesù sul dorso di un asino per entrare in città per celebrare la Pasqua. »
La processione è terminata presso la Porta dei Leoni , concludendosi nella chiesa di Sant’Anna. Ed è proprio qui che Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme ha voluto rivolgere parole chiare e piene di amore paterno per i cristiani di Terra Santa: «Nonostante la guerra, nonostante tutto, anche quest’anno abbiamo voluto celebrare l’ingresso trionfale di Gesù nella Città Santa. Forse in questi mesi – ha continuato il cardinale Pizzaballa- ci siamo sentiti persi, smarriti, soli e senza riferimenti. A volte questa guerra così terribile che sembra non finire mai fa crescere sempre di più la paura del futuro. Ma oggi siamo di nuovo qui, anche se siamo pochi, senza pellegrini e senza molti dei nostri fratelli e sorelle di molte parti della nostra diocesi, che non hanno potuto venire. Non importa! Pochi o molti, è importante essere qui, e gridare con forza e con fede che abbiamo un riferimento, Gesù Cristo. Che non siamo soli e non siamo abbandonati e, soprattutto, che non abbiamo paura!».
Le parole più intense le ha indirizzate ai cristiani di Gaza che stanno vivendo una condizione di estrema e prolungata sofferenza: «Il nostro pensiero è rivolto soprattutto ai nostri fratelli di Gaza. Cari, non siete soli. Tutta la Chiesa di Gerusalemme è unita a voi, vi abbraccia e vi ringrazia per la vostra testimonianza di forza e coraggio. Insieme a noi, tutte le chiese, e tutti i nostri fratelli e sorelle nel mondo, pregano per voi e con voi.»
Sembra dare corpo a ciò che egli stesso aveva pronunciato all’indomani dello scoppio della guerra tra Hamas e Israele nell’ottobre del 2023, quando aveva chiesto a tutte le chiese della diocesi di cui è pastore una giornata di digiuno e preghiera, invito che il Santo Padre aveva esteso a tutta la Chiesa: «Quando siamo in difficoltà noi cerchiamo sempre qualcuno che ci stia vicino. Ora, se noi crediamo, e lo crediamo fermamente, che Dio è una presenza reale nella nostra vita, abbiamo bisogno della Sua vicinanza, di stargli vicino, di parlare con Lui e ascoltarLo. Per questo dobbiamo pregare.»
Da vero uomo di pace continua a indicare la sola fonte alla quale possiamo attingere per avere autentica speranza, pur nelle prove e persino nella paura che rischia di paralizzarci; abbiamo infatti la assoluta certezza che le sue acque non verrano mai inquinate, né il suo corso potrà prosciugarsi poiché ha origine in Cristo stesso.
L’assegnazione del 41° Premio Internazionale Cultura Cattolica al Card. Pizzaballa, che avverrà a Bassano del Grappa il prossimo 2 maggio, si rivela nello scenario attuale ancora più opportuna e benefica. Presso il Teatro Remondini alle ore 20:45 riceverà di persona la medaglia d’oro e la pergamena, e porterà la sua preziosa testimonianza sulla situazione che stanno vivendo le popolazioni vittime della guerra. «Siamo felici e onorati di ospitare a Bassano il card. Pizzaballa – afferma il presidente della Scuola di Cultura Cattolica, David Bozzetto – perché sappiamo quanto gli sia difficile allontanarsi dalla sua gente che ha costante bisogno di una presenza e di aiuto e sostegno, sia perché siamo certi che il suo sarà un contributo fondamentale per comprendere il dramma di chi vive sulla sua pelle le ferite di un conflitto.»
Il Timone insieme alla Scuola di Cultura Cattolica di Bassano, intanto, vi dà appuntamento alla seconda edizione La Santa Inquietudine, evento ricco di incontri ed appuntamenti con ospiti speciali – che si terrà appunto nel magnifico centro storico di Bassano del Grappa dal 12 al 14 aprile, e al quale è possibile iscriversi al link.
(Fonte foto: Imagoeconomica)
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