Thomas Ladner (nella foto) è un prete austriaco di 36 anni, abitualmente in talare, cooperatore nella parrocchia di Stans, in Tirolo. Un paesino di 1.500 anime dove insegna anche religione nella locale scuola elementare. Prima della fine dell’anno scolastico gli è stata tuttavia comunicata dalla diocesi di Innsbruck la revoca del permesso per insegnare. La colpa commessa dal sacerdote, secondo l’ufficio scuola diocesano, sarebbe stata quella di aver parlato ai suoi piccoli scolari dei novissimi, tra cui inferno e purgatorio, «lezioni non adatte ai bambini e loro stato di vita», di aver trattato il tema della famiglia «in termini non più attuali» e di aver usato «un linguaggio retorico», ossia troppo tradizionale.
Una volta tanto a reagire sono stati i parrocchiani stessi, che apprezzano il tratto umano e il lavoro pastorale di Ladner, soprattutto con i ragazzi. I genitori hanno lanciato una raccolta di firme, mentre il sindaco ha scritto una dura lettera alla curia lamentando l’agitazione portata nel Paese da una decisione «inaccettabile».
La storia è riportata dal quotidiano locale Tiroler Tageszeitung, ma nonostante il clamore, la diocesi e il suo vescovo, Manfred Scheuer, non hanno finora dato segni di ripensamento.
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