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Il prete sull’Apecar per le prime vittime del virus: gli anziani
NEWS 12 Marzo 2020    di Andrea Zambrano

Il prete sull’Apecar per le prime vittime del virus: gli anziani

Sono gli anziani i destinatari privilegiati della singolare iniziativa messa in piedi da don Andrea Vena che ieri è diventato virale sui social mentre, a bordo sul cassone di un’Apecar, percorreva le strade con Rosario e statua della Madonna. Proprio gli anziani, coloro che sono le prime vittime del Coronavirus e che purtroppo vengono ignorati dai media. Nessuno li intervista, eppure stanno pagando il prezzo più alto di questa epidemia ormai planetaria.

Don Andrea sta attraversando il paese a bordo dell’Ape por portare il conforto spirituale proprio a coloro che, dovendo stare più di altri, chiusi in casa, rischiano di soffrire di più.

«La commozione dei miei parrocchiani anziani che mi guardano dalla finestra è impagabile. Sentono la vicinanza del loro pastore, hanno paura. Hanno paura perché sanno di essere la categoria più a rischio, vedo le loro lacrime e accendersi nel loro volto una speranza», ha spiegato il sacerdote alla Nuova BQ che lo ha raggiunto.

Un gesto d’altri tempi che sa di passato, ma che ci riporta ai tempi di quando la fede si poteva vivere in maniera pubblica: «Una volta – ha spiegato – si facevano rogazioni. In questo caso mi sono chiesto come poter raggiungere i parrocchiani anziani che non riescono per varie ragioni a raggiungere i social per poter seguire le Messe e i Rosari. Così ho composto un atto di affidamento e mi sono messo in marcia».

Don Andrea ha spiegato anche che non è vero – come scritto su alcune chat – che i carabinieri lo abbiano fermato chiedendogli il motivo del suo passaggio: «Semplicemente ho avvertito prima di partire le forze dell’ordine e il sindaco che non mi hanno assolutamente fatto delle storie. L’unica raccomandazione è stata quella di stare attento a non cadere dal cassone».

Così, in giro per il paese, don Andrea dice che questa iniziativa sta facendo bene anche a lui: «Devo dire che sta facendo del bene a che a me: anche per noi sacerdoti può essere una tentazione quella di restare in casa presi dalla paura. Così, non potendo andare molto a trovare i malati, ho preso l’impegno di telefonare agli anziani. Loro lo sanno che di lì a poco passerò con la statua della Madonna per dire il Rosario con loro», ha concluso.


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