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Profughi, premier slovacco: siamo un piccolo Paese cristiano, non accettiamo un’invasione islamica
NEWS 21 Agosto 2015    

Profughi, premier slovacco: siamo un piccolo Paese cristiano, non accettiamo un’invasione islamica

da Imola Oggi

 

Migranti? Sì grazie, ma solo cristiani. È questa la soluzione prospettata dalla Slovacchia per fare fronte all’emergenza immigrazione che, lentamente, sta raggiungendo anche l’Europa centrale.
 
Il governo del piccolo Stato mitteleuropeo, guidato dal socialista Robert Fico, ha infatti comunicato all’Unione Europea la propria disponibilità ad accogliere alcuni richiedenti asilo siriani, sia pure in numero limitato: appena duecento. Ma c’è una condizione: a Bratislava avrebbero accettato solo a patto che tutti i nuovi arrivati siano cristiani.

Parlando con il Wall Street Journal, un portavoce del ministero degli Interni slovacco ha spiegato: “In Slovacchia non abbiamo moschee e pertanto vogliamo poter scegliere solo migranti cristiani.”

Il premier Fico ha dichiarato: “La Slovacchia è un Paese cristiano, non possiamo tollerare l’invasione di 300.000-400.000 musulmani che vorrebbero riempirci di moschee e cambiare la natura, la cultura e i valori nazionali.”

Fonti della Commissione Ue hanno ovviamente replicato alle esternazioni del premier slovacco criticandone lo spirito: “Agiamo nello spirito dei Trattati Ue che impediscono qualsiasi forma di discriminazione”.