/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin-top:0cm; mso-para-margin-right:0cm; mso-para-margin-bottom:8.0pt; mso-para-margin-left:0cm; line-height:107%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman",serif; mso-fareast-language:EN-US;} Chi coltiverà sostanze stupefacenti non finirà più in carcere, ma pagherà una multa tra i 5 e i 30mila euro.
La Commissione Giustizia della Camera, presieduta da Donatella Ferranti (Pd), si è espressa sul punto ritenendo «opportuno procedere alla depenalizzazione dei reati di immigrazione clandestina e di coltivazione di piante proibite sul territorio nazionale, secondo quanto previsto dalla legge delega, in considerazione del principio secondo cui la sanzione penale deve essere considerata dall'ordinamento come una extrema ratio». Proprio un’Italia sballata.
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