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12.12.2024

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Si chiude un anno speso per la Buona Battaglia a difesa della verità e della fede. E se ne apre un altro, uguale e diverso. A Dio piacendo
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31 Dicembre 2014

Si chiude un anno speso per la Buona Battaglia a difesa della verità e della fede. E se ne apre un altro, uguale e diverso. A Dio piacendo

Il Te Deum è uno dei più antichi inni della tradizione cattolica. Il suo titolo (completo è Te Deum laudamus) significa “Noi ti lodiamo, Dio” ed è un supremo, sublime ringraziamento al Padre celeste per tutto ciò che Egli ci dà, la vita ci presenta, la storia ci propone. Per questo è uso cantarlo solennemente nelle chiese il 31 dicembre, a chiusura dell’anno solare e civile.

Grazie Dio perché esisti, grazie della vita che ci dai. Grazie dello Spirito Santo, di Maria, della Chiesa, del Papa, dei vescovi e dei sacerdoti, uomini unici al mondo. Grazie dei contemplativi, che reggono il mondo con la preghiera. Grazie della preghiera. Grazie della fede: la poca nostra, la molta del nostro prossimo. Grazie dell’esercito dei santi, dei beati, dei martiri, dei confessori, delle vergini, dei venerabili, dei servi di Dio, dei testimoni. Grazie della comunione con loro. Grazie dei mille altri santi che solo Tu solo conosci. Grazie dei sacramenti e della chiamata alla santità. Grazie della storia e del tempo che ci dai. Grazie delle Tue promesse, infallibili. Grazie della verità e della bellezza della sua difesa. Grazie dell’esistenza che è militanza nelle Tue fila. Grazie delle nostre famiglie e dei nostri amici. Grazie dei nostri nemici. Grazie delle gioie e grazie delle sofferenze. Grazie del bene che non ci fai mai mancare e grazie perché anche attraverso il male cui la Tua infinita sapienza permette almeno un po’ di agire, c’insegni cose grandi. Grazie della persecuzione, del dolore e dell’odio che ci rendono più simili a Te. Grazie di averci ancora una volta voluti tutti e ciascuno nelle Tue elette schiere, nonostante le nostre gravi mancanze, le nostre colpevolezze, i nostri peccati. Grazie per ciò che ci dai e per ciò che ci togli. Grazie di ciò che abbiamo e di ciò che non abbiamo. Grazie o Dio, a chi altri sennò conta rendere grazie?

E grazie per le prove cui ci hai graziosamente voluti sottoporre in questo nuovo anno di cristianofobia imperante e di consolazioni celesti, per averci chiamati alla Buona Battaglia lungo 12 mesi. Da domani inizia un nuovo anno, un altro anno di cristianofobia imperante e di consolazioni celesti. Grazie perché ci chiami ancora alla Buona Battaglia, non avendo scandalo della nostra pochezza.

Il Timone

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