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Stefan Oster, il vescovo salesiano di Passau che sfida la deriva protestante della Chiesa tedesca
NEWS 18 Maggio 2015    

Stefan Oster, il vescovo salesiano di Passau che sfida la deriva protestante della Chiesa tedesca

di Marco Tosatti

 

Il vescovo tedesco di Passau, Stefan Oster, ha pubblicato un lungo intervento sul suo profilo Facebook per rispondere alle richieste di “rinnovamento” e di adeguamento ai valori culturali e sociali della scoietà attuale contenute nelle risposte al formulario da parte del Comitato Centrale dei cattolici tedeschi (ZdK). Anche se in alcune diocesi le risposte al formulario sono state quantitativamente molto esigue, e inferiori al numero delle firme raccolte dalla “Supplica filiale” rivolta a papa Francesco affinché non cambi la dottrina sul matrimonio, esse hanno avuto una larga eco mediatica, in appoggio alle tesi propugnate dal card. Kasper e dal card. Marx, punte di lancia della Chiesa tedesca.   

Mons. Oster, un giovane vescovo salesiano nominato in diocesi da papa Francesco nell’aprile del 2014, ha risposto alle richieste di adeguamento (benedizione per le coppie omosessuali, e per i divorziati risposati) affermando che la tesi dei “valori vissuti” o dei “segni dei tempi” non è sufficiente a rovesciare un insegnamento di 2000 anni che si basa sulla Rivelazione. “Gesù Cristo”, ricorda il vescovo, “non è un “valore”, ma la stessa Parola di Dio”. Nel settembre scorso settembre mons. Oster scritto contro quelli che usando alcune frasi di papa Francesco in maniera indebita o ambigua oppongono direttamente la legge alla misericordia.  

Adesso mons. Oster non è più solo; cinque vescovi tedeschi hanno preso posizione con una lettera di sostegno a quanto scritto dal salesiano. Konrad Zdarsa (Augsburg), Gregor M. Hanke OSB (Eichstätt), Rudolf Voderholzer (Ratisbona), Friedhelm Hofmann (Würzburg) e il vescovo di Görlitz Wolfgang Ipolt scrivono: “Viviamo oggi in Germania in una società altamente secolarizzata. Questo fatto non deve scoraggiarci e farci cercare l’avvicinamento alla corrente principale, ma deve essere compreso come un’occasione di riscoprire l’unicità della vocazione cristiane nel mondo di oggi. Siamo dunque convinti che numerosi credenti ti sono straordinariamente riconoscenti per le tue parole chiare”.