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Tasse a favor di famiglia, sarà la volta buona?
NEWS 28 Agosto 2023    di Domenico Menorello

Tasse a favor di famiglia, sarà la volta buona?

Il 4 aprile 2023 il gruppo di lavoro sulla riforma fiscale del network di circa cento associazioni “Sui tetti” era stato ricevuto dal Viceministro Maurizio Leo, per presentare alcune specifiche proposte  affinché fossero considerati centrali la famiglia, la vita nascente, la cura alle fragilità, l’associazionismo e l’impresa sociale. Sulla stessa piattaforma, sono stati avviati intense relazioni con la competente Commissione VI della Camera.

Ora, approvata la legge delega 111/23 che non è stata sorda al senso di quelle richieste, la riforma fiscale attende i fondamentali decreti legislativi, che conterranno la vera e propria nuova disciplina del fisco italiano.

Ora, è davvero il momento di decidere se utilizzare questa straordinaria occasione in senso sussidiario, per considerare, cioè, la famiglia finalmente un soggetto passivo originale dell’ordinamento tributario (non appena una somma, peraltro penalizzante, di individui) e riconoscere la fondamentale importanza della stessa, uscendo dalle gravissime ingiustizie che tassano come fossero capricci voluttuari le spese sostenute dal nucleo familiare per i figli, per l’educazione degli stessi, ma anche per la cura dei più fragili e dei più deboli.

Peraltro, solo se si dà credito alla genitorialità, alla famiglia e ai corpi intermedi con la potente leva strutturale della fiscalità, si contribuirà ad avviare un percorso virtuoso e stabile, che possa essere concausa di una inversione di rotta circa la più grave emergenza che il Paese sta attraversando: l’inverno demografico.

Sarà così? O come è già accaduto in simili circostanze nella storia della Repubblica, alle parole della legge delega si ripiegherà su qualche strapuntino, tipo qualche seppur positiva limatura alla penosa situazione attuale?

I tempi sono stretti. Molto stretti. Mancano, infatti, pochi giorni per capire come sarà il nuovo fisco italiano, perché entro la fine di settembre il Governo avrà pronte le prime bozze dei decreti legislativi con le nuove tasse. Che ne sarà in qual momento della famiglia e del no profit? Continuerà l’ingiustizia italiana o si cambierà pagina? Il soggetto al centro del fisco sarà sempre un “io” solo e individualista o si coniugherà la Repubblica sul “noi” dell’art. 2 della Costituzione, ascoltando le parole del cardinale Zuppi all’apertura della kermesse riminese? Si prenderà sul serio l’occasione più grande per invertire la rotta sulla natalità o si accetterà come ineluttabile il baratro demografico e con esso lo sfascio del Paese?

Il Meeting di Rimini e il network “Ditelo sui tetti” hanno posto queste determinanti domande nel webinar del 22 agosto, dal significativo titolo: “Finalmente una pro-community tax?”, chiedendo che il dialogo avvenisse anche considerando i profili della miglior scienza statistico-demografica e dell’ordinamento costituzionale e tributario. Il dibattito, magistralmente condotto da Maria Soave, del TG1, si è, quindi, svolto a partire dagli inconfutabili dati esposti da Giancarlo Blangiardo, già Presidente ISTAT, e dai parametri costituzionali e tributaristi efficacemente evidenziati da Francesco Farri, docente di Diritto tributario Università di Genova e del Centro Studi Livatino, cosicché Alfredo Caltabiano, Presidente Associazione Famiglie Numerose e noi del network associativo “Ditelo sui tetti” abbiamo potuto proporre con forza le ragioni antropologiche e culturali della richiesta “svolta” ai “decisori” Marco Osnato e Mauro Del Barba, rispettivamente Presidente e Segretario della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nonché a Maurizio Leo, Viceministro al MEF con delega al fisco.

È stata davvero una nuova occasione di consolazione vedere come accadano passi costruttivi, non paralizzati dai soliti reciproci pregiudizi, quando le presenze sociali e intellettuali chiedono un confronto non su rivendicazioni, ma su “ragioni” che attengono al bene della persona. Così, i due autorevoli esponenti di Montecitorio, seppur di appartenenze distanti e molto differenti, si sono trovati a condividere l’idealità proposta. Se, cioè il Presidente della Commissione Finanze, Marco Osnato, ha, da un lato, esplicitamente riconosciuto che si deve partire dalla convinzione per cui “l’uomo non è una monade”, questa stessa ipotesi antropologica è stata ben declinata dall’esponente di Italia Viva, Mauro Del Barba, che si è appoggiato alla complementare valorizzazione dei corpi intermedi voluta dall’art. 2 della Costituzione, puntualizzando che sulla “famiglia” bisogna intervenire non solo perché è necessario”, per l’allarme demografico ma “soprattutto perché è giusto. È giusto, cioè, che “le famiglie con figli non siano più povere”.

Non poteva, con ciò, trovare contesto assiologico migliore l’intervento del viceministro Maurizio Leo, che ha annunciato che l’imminente riforma avrà interventi fiscali significativi per le famiglie con tre e più figli e, poi, in generale, ha prospettato l’assunzione del quoziente familiare come paradigma per essere più adeguati alla specificità del nucleo familiare, anche ulteriormente arricchendo la prospettiva con l’ipotesi di misure fiscali per un nuovo welfare aziendale per le madri, nonché addirittura immaginando una sorta di “mater super bonus” con deduzioni premiali del costo del lavoro  per le lavoratrici con figli

Ideali e idee si sono, insomma, reciprocamente alimentati e arricchiti “sui tetti” del Meeting, per una strada di lavoro che – per gli impegni assunti – si dirige con maggior chiarezza verso il Bene Comune di una tanto attesa maggiore sussidiarietà fiscale, volano di più adeguati strumenti per le vite di tante famiglie attuali e future, e allo stesso tempo, di un cambio di direzione oramai irrinunciabile per l’interesse sociale.

*coordinatore network “Sui tetti”

(Immagine: screenshot canale Youtube Meeting Rimini)

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