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Un libro scorrettissimo, scritto dalla Miriano al maschile: “La coppia inattuale”
NEWS 7 Marzo 2020    di Giulia Tanel

Un libro scorrettissimo, scritto dalla Miriano al maschile: “La coppia inattuale”

La coppia inattuale – Matrimoni politicamente scorretti è un libro scritto dal salentino Elio Paoloni, che il tagliente Camillo Langone definisce «un po’ un Costanzo Miriano, ossia la faccia maschile di un’evangelizzazione umoristica e rigorosa insieme, neo-chestertoniana».

Il testo, articolato in brevi capitoli dai titoli accattivanti, intende parlare – si legge nel “Foglio illustrativo” redatto dell’Autore – «agli atei, agli agnostici, ai tiepidi. A coloro, cioè, che sono abbandonati – ben che vada – alle turbolenze dei wedding planner e delle rubriche femminili. A chi non ha tempo per riflettere sul senso del matrimonio e spesso non ritiene neppure che sia il caso di farlo». Ma anche, si badi bene, ai credenti, perché «molti di loro sono ancor meno portati a riflettere su criteri e valori di un’unione, sancita o di fatto. Albergano un inconfessato scetticismo verso alcuni dogmi: nel dilagante cattolicesimo faidate tutti si sentono in dovere di obiettare, di pontificare, di aderire ai tempi se non di precorrerli. Le posizioni della Chiesa vengono considerate a priori retrive oscurantiste, medioevali, sessuofobe. Tutti si sforzano di emanciparsi da dettami così fuori moda; insofferenti ad ogni freno, ci si giustifica con un diabolico fraintendimento della frase di Sant’Agostino “ama e fa ciò che vuoi”».

Ne La coppia inattuale Paoloni si propone un obiettivo: difendere il buon senso di cui ogni tempo storico è portatore. Non intende dunque ricamare un’esaltazione dei “bei tempi passati”, ma neanche accettare acriticamente la bontà di quanto è “moderno”. Anche perché, scrive l’Autore, spesso «il “nuovo” è solo uno dei modi di definire l’abbandono dell’idea stessa di Dio e, con essa, anche della possibilità di definire il Bene e il Male, di intravedere la verità, sia pure con l’iniziale minuscola. Moderno è – in assenza di Dio – divinizzare ogni cosa, se stessi, la scienza, i maiali».

Ecco quindi che, servendosi anche (… e forse soprattutto!) di citazioni desunte da personaggi afferenti ambienti culturali alieni a qualsivoglia “bigottismo” e condendo la narrazione con esempi di vita vissuta, Paoloni propone innanzitutto una radiografia della triste situazione in cui versa oggi l’idea stessa di “matrimonio”: un’unione celebrata sempre più tardi, che arriva a compimento – e non più all’inizio – di un cammino di coppia, ossia dopo che si è già convissuto e messo al mondo dei figli, e che diventa il mero presupposto per fare festa. Il fatto di arrivare casti all’altare, con la donna vestita di bianco, è infatti un dato ormai rarissimo, tristemente dato per “superato” anche da certi sacerdoti…

In opposizione a questo, e anche alla luce dei danni che questa situazione si porta dietro, l’Autore mette in luce l’irrinunciabilità delle nozze, e delle nozze in Cristo, roccia sicura per la costruzione di una nuova famiglia. Famiglia che è, e rimane, imprescindibile per il benessere dell’umanità, pena l’autodistruzione. Come scrive Giovanni Lindo Ferretti, ex cantante dei CCCP: «La vita è delle famiglie, nelle famiglie, cellule basilari della società nella civiltà. Minarne le ragioni economiche, sociali, spirituali è minare la condizione umana. La cultura contemporanea, fattasi società dello spettacolo, lo sta facendo con abbondanza di mezzi in stillicidio quoti- diano. La più clamorosa messa in atto di un’autodistruzione sociale».

In tutto questo, ovviamente, non mancano gli affondi sulle convivenze, sulle separazioni e sui divorzi, sui tradimenti, sulla moda della “singletudine”, sull’inverno demografico, sulla sottomissione femminile, sulla crisi del maschile, sull’aborto, sulle unioni omosessuali, sul ruolo genitoriale e sull’educazione della prole, e su molto altro ancora… il tutto nella consapevolezza che l’amore, ben diverso dall’innamoramento, è una scelta, una responsabilità che comporta fatica e sacrificio e che richiede una (ri)scelta quotidiana. Insomma, il matrimonio, il fare famiglia, è una proposta per uomini e donne disposti a prendere sul serio la propria, e altrui, vita.


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