Il caotico (a dir poco) caso della cosiddetta Madonna di Trevigiano, piccolo comune sul lago di Bracciano, e della presunta veggente, merita una breve riflessione valida sempre, qualcosa che aiuti tutti a non perdere di vista il caso serio della fede.
E’ noto che la Chiesa Cattolica riconosce un unico straordinario segno dell’amore e della misericordia di Dio verso ogni essere umano, che è la resurrezione di Gesù di Nazaret, vero Dio e vero uomo. Tra l’altro ci troviamo proprio in mezzo alla celebrazione di questo evento di una portata teologica e, per così dire, “psicologica” tale che necessita di 50 giorni, fino a Pentecoste, per essere minimamente considerato.
Questo è il centro della fede dei cristiani e qualunque altro evento – se verificato dalla saggezza millenaria della Chiesa – è sicuramente un prolungamento del mistero del Risorto. Nulla è più straordinario di questo evento. Le guarigioni inspiegabili, il sangue che si scioglie, le apparizioni, i messaggi, i pianti delle statuette, sono tutti eventi privati, personali, segni che – se documentati e passati al vaglio di molteplici esami scientifici – possono rafforzare la fede dei singoli, ma mai sostituirsi alla fede nel Risorto, come è presentato nei 4 Vangeli.
In sostanza, se mi trovassi a parlare di queste cose a un pubblico giovane, direi che l’essere uomini e donne di fede non dipende da questi segni particolari. La fede è un dono di Dio, che deve essere alimentata, nella piena libertà della persona, attraverso la preghiera, le opere di carità e la partecipazione ai sacramenti, alla luce delle beatitudini: beati i puri di cuore perché vedranno Dio. Lacrimazioni e simili, anche quando sono riconosciute dalla Chiesa, non sono sostanziali per camminare secondo la via di Dio. Chi eventualmente le ricevesse, potrebbe non avere vita facile. Migliaia di Santi, uomini e donne, lo hanno testimoniato.
Basti pensare alle sofferenze di Padre Pio per tutti i segni misteriosi che lo circondavano. O alla vita di Santa Gemma Galgani. Forse ne avrebbero fatto a meno. Un criterio semplicissimo, quindi, aiuta a capire se è il Risorto che si manifesta attraverso certi segni: la ricchezza economica che tali manifestazioni crea. Nessuno di coloro che hanno sperimentato queste particolari esperienze religiose, dichiarate inspiegabili dalla scienza, è diventato ricco.
Su certi fenomeni è bene che vigilino in tre: il Vescovo Ordinario del luogo, lo Scienziato e il Comandante della Guardia di Finanza. Detto ciò, sul caso delle presunte lacrime della cosiddetta Madonna di Trevigiano e sulla presunta veggente, non posso dire nulla perché le indagini e le conclusioni di queste tre autorità non sono ancora state rese note. Invito tuttavia alla prudenza, alla riflessione, a non cercare segni miracolosi nelle nostre vite. La fede supera tutto. Pur essendo devotissima alla Madonna di Lourdes, io potrei credere pienamente in Dio pur sostenendo che a Lourdes non è avvenuto nulla. Ricordiamo che l’uomo cerca segni ma il segno rimane tale, occorre andare oltre.
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