Venerdì 24 Ottobre 2025

«Vi racconto le favole del comunismo»

Parla la scrittrice Anita Likmeta, cui la sinistra non perdona di aver scritto un libro sul socialismo reale vissuto in Albania

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Presa com’è a denunciare l’”onda nera” e il sempre imminente “ritorno del fascismo”, la cultura dominante di matrice progressista, è riuscita – tra amnesie e censure - a non fare mai i conti con il socialismo reale. Quasi gli orrori delle dittature rosse non siano mai esistiti e sia solo una fissazione da ostinati e da faziosi, quella di raccontare cosa sono state – in termini di ideologia, violenze e repressioni – quelle esperienze. Chi ha pensato bene di rompere un silenzio lungo decenni, almeno nel dibattito culturale italiano, è la giovane Anita Likmeta. Nata a Durazzo durante il regime comunista di Enver Hoxha e approdata nel nostro Paese, dove si sta facendo conoscere per un libro – eloquentemente intitolato Le favole del comunismo (2024) –, la scrittrice è però ora sotto attacco; e in una lunga intervista concessa al Timone, realizzata dalla giornalista Costanza Cavalli, denuncia come non le si perdona di aver scritto quelle pagine di denuncia e di verità sul socialismo reale: «Vogliono insegnarmi che cosa devo pensare di ciò che vissuto». Per leggere l’intervista esclusiva acquista Il Timone o abbonati

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