Leone XIV al Regina Coeli: «Accettate l’invito di Cristo. Non abbiate paura!»
Alla prima preghiera domenicale il nuovo Papa colpisce duramente anche la terza guerra mondiale a pezzi rilanciando il «Mai più la guerra!». E invocando una pace autentica, giusta e duratura
Il primo Regina Coeli di papa Leone XIV ricorda innanzitutto alla Chiesa che «ha tanto bisogno» di vocazioni, specialmente al sacerdozio e alla vita religiosa. Una preghiera e un messaggio che hanno fatto risuonare su piazza San Pietro la voce forte del Santo Padre, riecheggiando chiaramente la voce di un altro Papa, Karol Wojtyla che nel 1978 usò la stessa espressione: «ai giovani dico non abbiate paura! Accettate l'invito della Chiesa e di Cristo Signore!».
Il passaggio è significativo, anche se forse non sarà colto da chi interpreta la Chiesa solo come una istituzione fra le altre del mondo. Ma papa Leone XIV non lascia delusi nemmeno su questo, perché dopo la preghiera del Regina Coeli ecco arrivare il grido che la Chiesa, e i Papi, ripetono da sempre: «Mai più la guerra!», come disse anche Paolo VI nel 1965.
«Nell'odierno scenario drammatico di una Terza Guerra Mondiale, a pezzi, come più volte ha affermato Papa Francesco, mi rivolgo anch'io ai grandi del mondo, ripetendo l'appello sempre attuale, MAI PIÙ LA GUERRA!». Papa Leone ha quindi detto di portare nel «cuore le sofferenze dell'amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura. Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie. Mi addolora profondamente quanto accade nella striscia di Gaza. Cessi immediatamente il fuoco! Si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi».
Parole che non cedono a interpretazioni politiche di parte, ma che risuonano chiaramente verso l’unico obiettivo della pace che, peraltro, come ha ricordato nel suo primissimo saluto dopo l’elezione, non è una pace qualsiasi, ma quella che discende da Cristo risorto che cambia il cuore dell’uomo.
Infine il saluto alla bande musicale che oggi festeggiano il loro giubileo, e, tra gli altri, un saluto ai «partecipanti alla manifestazione Scegliamo la vita».
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