Martedì 28 Ottobre 2025

Cardinale Koch: «Preoccupato per come Papa Leone XIV è utilizzato in Germania»

«Bisogna ascoltare attentamente per vedere se ciò che la maggioranza dei vescovi tedeschi intende per sinodalità e ciò che intende il Papa», ha detto il Porporato a EWTN.

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Lo ha dichiarato in un'intervista trasmessa il 13 maggio alla rete cattolica EWTN in Vaticano, come riporta il sito tedesco Kath.net. Ciò che teme è che il modo di riferirsi al grande tema della sinodalità di papa Leone XIV e quello di una significativa quota di vescovi tedeschi non siano allineati e che, anzi, una parte della chiesa in Germania utilizzi i riferimenti del nuovo pontefice in una direzione che contrasta con il magistero della Chiesa e con il cammino sinodale che pure ha intrapreso: «Bisogna ascoltare attentamente se ciò che la maggioranza dei vescovi tedeschi intende per sinodalità e ciò che intende per essa papa Leone” siano in qualche modo congruenti. Lo ha spiegato il cardinale della Curia svizzera (...) Ritiene che al momento sia "molto importante" "ascoltare attentamente ciò che dice il Santo Padre. Sono un po' preoccupato per il modo in cui Papa Leone viene ora utilizzato in Germania». Sul nostro mensile (qui per abbonarsi), nel numero di aprile, abbiamo avuto modo di raccogliere le parole del cardinal Koch, prefetto del Dicastero per l’unità dei cristiani dal 2010, creato cardinale da Benedetto XVI. Nella conversazione con l'emittente cattolica, edizione tedesca, Kurt Koch ha aggiunto che il significato che il pontefice riconosce alla sinodalità è emerso fin dalle sue prime parole, «già nella [benedizione] Urbi et Orbi, dove citava Agostino: "Con voi sono cristiano, per voi sono vescovo". Questo essere-con e questo essere-per sono una tensione. Se vuoi solo essere-per e dimentichi l'essere-in, allora nasce un conflitto. «Non c'è sinodalità senza primato, non c'è primato senza sinodalità». Non sono del tutto sicuro che questa cosa sia condivisa in Germania». La spinta che invece sembra voler imprimere una parte della chiesa in Germania, tende a promuovere un'idea di sinodalità che indebolisce il primato petrino, voluto da Cristo e nello stile di Cristo; dove il primo è colui che sostiene, regge, serve e garantisce la trasmissione dell'integrità della fede, senza per questo mortificare la multiforme ricchezza del collegio apostolico. Ridotto invece a questione di lotta di potere, in un'ottica troppo mondana, viene visto come un privilegio da ridimensionare e un limite da abbattere. La ricerca di dialogo, la costruzione di ponti che lo stesso Prevost ha invocato dalla loggia alla sua prima apparizione da Vescovo di Roma si poggia propriamente su questa autorità, che dalla diocesi di Roma si irradia su tutta la Chiesa cattolica e grazie ad esse può allargare l'abbraccio di carità a tutto il mondo. E non c'è carità più grande che consegnare a tutti gli uomini l'annuncio di salvezza che Cristo ha portato nella storia. (Foto: Imagoeconomica) ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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