Martedì 04 Novembre 2025

Don Camillo abita a Strasburgo

«Questa casa è protetta da Dio e da un fucile da caccia. Chiunque irrompa qui ha buone possibilità di incontrare entrambi!», recita il cartello messo da padre Guichard, già vittima di cinque furti.

WhatsApp Image 2025-05-16 at 10.24.02
«Questa casa è protetta da Dio e da un fucile da caccia. Chiunque irrompa qui ha buone possibilità di incontrare entrambi!». Questa singolare scritta campeggia ormai dall’inizio di maggio, su un cartello collocato in bella vista nel cortile della casa canonica del suo autore, padre Guichard, a Neudorf, presso Strasburgo. Padre Guichard che sembra in questa circostanza indossare le vesti di un novello don Camillo, è stato vittima di cinque furti con scasso in due anni, proprio in casa sua. Stavolta il Peppone di turno sembra non avere ancora un volto, perché giustizia non viene fatta e così, il sacerdote ha deciso di passare alle maniere forti con una scritta ironicamente minacciosa. «La settimana scorsa mi hanno rubato la bicicletta elettrica nel cortile», ha raccontato, ancora amareggiato. La settimana prima era scomparso il tosaerba elettrico a Neudorf. In totale ha subito cinque furti, per ciascuno dei quali è stata presentata ogni volta una denuncia, senza però alcun risultato. I criminali hanno già rubato una stufa, un computer portatile e un televisore. Chissà se padre Guichard non ha preso davvero ispirazione dall’eroe di Guareschi che in vari momenti della sua storia, sia nei romanzi che nei film, si presenta con il fucile in mano e l’aria di sfida, per farsi giustizia da solo. In particolare, nel film "Il Ritorno di Don Camillo", don Camillo utilizza un fucile per liberare Peppone. Si tratta di una scena in cui il sacerdote finge di puntare il fucile contro Marchetti, un personaggio che vuole liberare Peppone, e poi rivela che il fucile è scarico, dimostrando che è lui ad avere la meglio. Ma iconica è anche la scena in cui, imbracciando un fucile alla finestra, si rivolge al Signore giustificandosi: «Sono solo pallini... piccoli piccoli...». Scene che evidentemente non hanno lasciato indifferente nemmeno un altro novello don Camillo, stavolta nostrano, ovvero don Antonio Mandrelli, 73 anni, parroco della chiesa di Madonna delle Grazie di Castelfranco (Pietralunga) che senza nemmeno l’ombra di un dubbio ha dichiarato fermo che lui è per la «legittima difesa» (così ha detto a La Nazione) e per questo motivo, in seguito ad una serie di furti subiti anche lui nella sua casa canonica si sarebbe procurato quello che definisce i suoi due “salvavita”, ovvero ben due fucili. Un po’ come don Camillo (su cui il Timone ha anche pubblicato un libro) il fucile sembra davvero simboleggiare la forza e lo spirito combattivo dell’anziano sacerdote. Padre Guichard, invece, rassicura sul fatto che la sua trovata è semplicemente umoristica e di non avere armi nascoste in casa. Tuttavia, per esasperazione, avrebbe installato delle telecamere di videosorveglianza per scoraggiare i malintenzionati. I Pepponi sono avvisati… ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

LE ULTIME NOTIZIE

Cartacea

Riceverai direttamente a casa tua il Timone

Acquista la copia cartacea
Digitale

Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone

Acquista la copia digitale