Giovedì 23 Ottobre 2025

Paesi Bassi, nel 2021 morti per eutanasia in 571 (che non l’avevano chiesta!)

Un fenomeno inquietante e in crescita. Che deve far riflettere sugli effetti del “diritto di morire”

eutanasia-olanda
Il governo dei Paesi Bassi ha almeno il merito di commissionare uno studio sui decessi per eutanasia ogni cinque anni, ponendo domande specifiche sulle morti procurate senza alcuna esplicita richiesta da parte delle persone. Questo rapporto, dunque, ci permette di vedere una parte degli effetti tragicamente prevedibili delle legislazioni pro eutanasia, suicidio assistito, fine vita e compagnia morente. Dove i governi hanno legiferato per rendere legale l'eutanasia i risultati sono gli stessi: fragili, indifesi, disperati sono vittime designate. Meglio ucciderli (o convincerli a farsi terminare) che sostenere a lungo cure e assistenza costose. Vogliamo prenderne coraggiosamente atto e contrastare con ogni mezzo moralmente lecito l'approvazione di leggi che aprirebbero allo stesso terribile scenario? Da cattolici, ma anche da uomini di buona volontà che si impegnino a impiegare rettamente la ragione, possiamo riconoscere che una legge che permetta il male non ha di fatto alcuna validità giuridica, smette di essere una vera legge (vedasi a questo proposito l'ottimo contributo del medico e bioeticista Renzo Puccetti pubblicato su queste pagine). Ciò che emerge dallo studio è in sintesi che con la scusa dell'eutanasia continuano a verificarsi omicidi, tra cui anche infanticidi, senza esplicito consenso dei pazienti. Domanda senza tanti fronzoli: vogliamo introdurre anche in Italia questa possibilità? Vestire da diritto civile la possibilità di uccidere malati inguaribili (ma curabili), bambini nati con gravi disabilità, disperati che vedono nella morte il solo sollievo possibile - magari incoraggiandoli in questa interpretazione? Allora ci troveremo nell'arco di qualche lustro come i civili paesi del nord Europa o il Canada. Come riporta l'articolo di Lifesitenews, «Lo studio olandese del 2021 (con un anno di ritardo rispetto al solito) ha rilevato 9.799 decessi assistiti, di cui 9.038 decessi per eutanasia, 245 decessi per suicidio assistito e 517 porre fine alla vita senza richiesta esplicita  (LAWER)». LAWER significa che è stata posta fine alla fine di una persona senza una richiesta esplicita, ovvero tutto quello per cui gli attivisti pro morte sembrano combattere: autodeterminazione, libertà di morire dignitosamente, possibilità di scelta. Alla fine questi casi, che non sono affatto pochi, non si possono definire in altro modo che come omicidi, persino in paesi culturalmente addomesticati da anni di applicazione di leggi eutanasiche. «Lo studio del 2021 ha indicato che   nei Paesi Bassi  si sono verificati 517 decessi LAWER, pari a circa lo 0,3% di tutti i decessi». Sei di questi decessi erano di neonati. Nei Paesi Bassi è consentito iniettare farmaci letali a un neonato le cui prospettive di vita e sviluppo siano considerate "incompatibili con la vita", basta che un genitore e un medico esprimano accordo in merito. La legge in vigore è dal punto di vista etico un grave abuso in sé, ma, poiché abisso chiama abisso, dove è vigente si assiste a un progressivo aumento degli abusi della legge medesima: morti procurate per semplice decisione unilaterale, eutanasie praticate senza rispettare i seppur traballanti protocolli imposti, decessi indotti senza precisa richiesta. Questo è ciò che avviene in Olanda, ma sicuramente anche in molti altri paesi dove però manca per ora l'osservazione sistematica del fenomeno. Il Canada, per esempio, ha già offerto alla coscienza collettiva casi drammatici di persone con malattie gravi o disabilità sollecitate a prendere in considerazione la via dell'eutanasia anziché incaponirsi a richiedere farmaci o ausili speciali a favore della propria libertà e qualità di vita. Nonostante tutti i moniti della storia, del Magistero, della sola ragione naturale e retta, pare che questo cupio dissolvi al grido di "prima voialtri" continui a diffondersi anche nel nostro Bel Paese. Non è tardi, se si vuole, per cambiare direzione. Lo si vuole? ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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