Giovedì 23 Ottobre 2025

Svizzera, il “regalo” di 20 anni di suicidio assistito: +825% di casi

Semplicemente spaventosi, gli ultimi dati dell'Ufficio federale di statistica elvetico

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E’ un numero record, quello raggiunto dai suicidi assistiti in Svizzera, parliamo di un aumento, in vent’anni, dell’825%. Nel 2023, 1.729 residenti in Svizzera, hanno posto fine alla loro vita con questo mezzo, il 59,92% dei quali sono donne. Secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica elvetico, solo nel 2023, si è registrato un aumento dell'8,47% dei suicidi assistiti tra i residenti, rispetto all'anno precedente, quando i suicidi assistiti erano stati 1.594. Le cifre mostrano che in Svizzera, terra tanto cara ai radicali, che amano farvi spola per portarvi a morire anche i cittadini italiani, sono più le donne che gli uomini a porre fine alla loro vita con il suicidio assistito. Nel 2023, infatti, le donne che avevano fatto ricorso al suicidio assistito erano 1.036, di contro gli uomini erano 693. Inoltre, tra il 2003 e il 2023, il 57,62% di tutti coloro che sono morti per suicidio assistito erano proprio donne. Questo vale non solo per la Svizzera, ma anche per i Paesi Bassi. Si pensa che ciò potrebbe essere dovuto al fatto che «le donne hanno maggiori probabilità di sviluppare un disturbo psichiatrico rispetto agli uomini, in particolare depressione o disturbi d'ansia» e che questi disturbi sono «più comuni tra i pazienti che soffrono di un disturbo psichiatrico che richiede l'eutanasia o il suicidio assistito». Stesso trend per Canada, Oregon…ovunque la morte assistita è stata consentita nel giro di pochi anni è diventata fenomeno di massa; il che è un monito anche per i nostri parlamentari (e i nostri giudici).Tornando alla Svizzera, i dati rivelano anche che nel 2003, i suicidi assistiti tra i residenti nel paese, sono stati 187. Ciò significa che tra il 2003 e il 2023 si è registrato un aumento dell'824,6% del numero di residenti in Svizzera che hanno posto fine alla loro vita con il suicidio assistito. Di tutti coloro che sono morti, con questa pratica, nel 2023, ben il 90,86% aveva 65 anni o più, rispetto all'88,08% del 2022. La percentuale risulta in costante aumento dal 2003. Forse rende meglio l’enormità del fenomeno pensare che tra il 2019 e il 2023, c'è stata una media di 70 suicidi all'anno tra le persone di età pari o superiore a 95 anni. Ben 66 di essi, ovvero il 94,29% di questi, erano suicidi assistiti. Nello stesso periodo di tempo, ci sono stati 529 suicidi tra le persone di età compresa tra 85 e 94 anni, di cui 464 (87,71%) erano suicidi assistiti. Per quelli di età compresa tra 75 e 84 anni, su 611 suicidi, 477 (78,07%) erano suicidi assistiti e per quelli di età compresa tra 65 e 74 anni, 261 (66,08%) su 395 suicidi erano suicidi assistiti. C’è da dire, inoltre, che il codice penale elvetico vieta la “dolce morte” solo all'articolo 115 per imprecisati "motivi egoistici", mentre è consentito in tutte le altre circostanze. La percentuale sempre crescente di anziani che si tolgono la vita attraverso il suicidio assistito, in Svizzera, è indicativa, non solo dal punto di vista numerico, ma soprattutto dal punto di vista culturale: indica, infatti, che si sta diffondendo, non solo in Svizzera, ma in tutti i paesi che hanno legalizzato la morte assistita, una mentalità del “dovere di morire” più che del “diritto di morire” come vorrebbe certa politica. Un campanello d’allarme che parla, fondamentalmente, di una forma di abbandono degli anziani, spesso sani e non segnati da grandi sofferenze, che indica, perciò, persone morte sì, ma per disperazione. (Foto: Imagoeconomica) ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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