IL VANGELO DEL GIORNO
Papa: «La nostra speranza è in Cristo risorto»
Questa mattina Leone XIV ha voluto incontrare i giovani egiziani a Roma, compagni di viaggio della 18enne Pascale Rafic, morta la notte scorsa mentre partecipava al Giubileo dei giovani
02 Agosto 2025 - 19:41
In un clima di profondo dolore, Papa Leone XIV ha voluto esprimere la sua vicinanza ai giovani pellegrini egiziani arrivati a Roma per il Giubileo dei Giovani. La tragica notizia della scomparsa improvvisa di Pascale Rafic, appena diciottenne, ha colpito profondamente la comunità e gli amici, uniti in questo pellegrinaggio di fede.
Il Pontefice ha contattato monsignor Jean-Marie Chami, vescovo ausiliare della Chiesa Patriarcale di Antiochia, per esprimere la sua “spirituale vicinanza ai familiari della giovane e a tutta la comunità”. Questa mattina, il Papa ha incontrato in Vaticano il gruppo di pellegrini, accompagnato proprio da monsignor Chami, per condividere con loro un momento di preghiera e riflessione.
Nel suo discorso, Leone XIV ha parlato con commozione:
«La tristezza che la morte porta a tutti noi è qualcosa di molto umano e molto comprensibile, soprattutto essendo così lontani da casa e in un'occasione come questa in cui ci riuniamo per celebrare la nostra fede con gioia».
Ha ricordato come la morte, imprevedibile e fuori dal nostro controllo, sia anche un richiamo profondo alla natura della vita cristiana:
«Non sappiamo né il giorno né l’ora in cui la nostra vita terrena finisce, come dice Gesù stesso. Ma ciò che Marta e Maria scoprirono quando Gesù risuscitò il loro fratello Lazzaro è che Gesù è vita e risurrezione».
Il Papa ha citato Sant’Agostino per sottolineare il senso cristiano del lutto:
«Quando qualcuno muore, è naturale piangere, provare dolore, sentire la perdita. Ma non piangete come fanno i pagani, perché abbiamo visto Gesù Cristo morire sulla croce e risorgere dai morti. Questa è la nostra speranza».
«La nostra fede in Gesù Cristo risorto è la fonte ultima della nostra speranza – ha detto – e questo Anno Giubilare della Speranza ci chiama a rinnovare la fede, a sostenerci come fratelli e sorelle, a essere testimoni del Vangelo».
Concludendo, Leone XIV ha voluto infondere coraggio ai giovani:
«Anche voi, in mezzo a questo dolore, potete trovare la forza per andare avanti e portare a casa un messaggio di speranza e fede. Non siamo soli: Cristo ci accompagna sempre, anche nella morte».
Un momento di fede e consolazione, che ha permesso a questi giovani di sentirsi uniti nella sofferenza e nello spirito, rinnovando insieme la loro fede nel cuore del Giubileo. È il messaggio centrale della fede cristiana, l'unico capace di dare un senso alla vita e alla morte. (Foto Ansa)










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