Giovedì 23 Ottobre 2025

I soldi dell'Unicef per erotizzare i bambini?

Secondo uno studio del Center for Family and Human Rights (C-Fam) la famosa organizzazione per l'infanzia produce e diffonde nel mondo opuscoli, piattaforme online e programmi di "educazione sessuale completa"

documento CFam unicef
Un'analisi dei ricercatori di C-Fam (Center for Family and Human Rights)  rivela che il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF) spende centinaia di milioni di dollari per diffondere contenuti sessuali espliciti, anche pornografici, attraverso brochure destinate ai bambini di diverse nazioni. L'UNICEF, lo sottolineiamo, è l‘agenzia che, nel 2021, ha prodotto uno studio,  poi ritirato, con cui intendeva dimostrare che la pornografia, non solo non è dannosa per i bambini, ma che essi dovrebbero avervi libero accesso. L'analisi pubblicata da C-FAM "UNICEF: Attacco ai bambini del mondo” esamina dozzine di opuscoli diffusi dall'Ucraina alla Thailandia, non certo adatti ai bambini, in cui, i piccoli, vengono incoraggiati a mettere in discussione la loro sessualità, ad abbracciare una concezione non binaria del genere e in cui vengono avvicinati alla pratica della masturbazione e alle fantasie sessuali. In un opuscolo del 2024 dell'UNICEF rivolto ai 15enni, si dice che la masturbazione può essere «circondata da miti, in realtà è un modo per alleviare lo stress, soddisfare l'eccitazione ed esplorare il proprio corpo, la sessualità e i desideri». E ai bambini, in tal proposito, svela una grande “perla di saggezza”: «Solo attraverso gli esperimenti puoi capire cosa porta davvero piacere a te e al tuo partner». Inoltre, viene indicato il "sesso anale" come un altro atto sessuale con cui i bambini dovrebbero avere familiarità. Vi risparmiamo tutti i dettagli della descrizione delle varianti di tale pratica. In una brochure indirizzata ai bambini di 10 anni si arriva a dire che «i preliminari e il tocco carezzevole ti aiutano a rilassarti, sentirti a tuo agio e aumentare l'eccitazione sessuale... Per capire cosa piace accarezzare te e il tuo partner, devi parlargliene». Lo stesso opuscolo, inoltre, insegna ai bambini che frasi come «l'orientamento tradizionale o non tradizionale non sono corrette.. Tutti i tipi di orientamento sessuale sono naturali». Insomma, questa sarebbe la neutrale “informazione” secondo l'Unicef. C’è poi, un programma di “educazione sessuale” creato per i bambini thailandesi che include disegni espliciti di pornografia online, in cui persino le bambole sono impegnate in atti abominevoli. Va detto che l'UNICEF produce e promuove questo materiale senza l'esplicita approvazione degli Stati membri delle Nazioni Unite che, probabilmente, per lo più, li disapprova. Viene da chiedersi, di fronte a tutto questo, se, com’è noto, i bambini di 10 anni non hanno nessun interesse ad intrecciare relazioni sessuali tra di loro, quale  giovamento possano trarre nell’essere iniziati a tutti i costi alla vita sessuale. E anche, ci si chiede, perché spingerli ad avere una scioltezza simile col sesso, qualcosa che magari li porterebbe a non vedere più come “strani” gli atteggiamenti sessualmente espliciti da parte di adulti malintenzionati, la cui curiosità morbosa non verrebbe più avvertita come pericolosa… Insomma, a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina… Fonte foto: documento C-FAM

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