Sabato 01 Novembre 2025

Regno Unito, i cattolici potrebbero superare gli anglicani

Origine e possibilità di un sorpasso che sarebbe storicamente clamoroso

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Una sorpresa della storia, una di quelle cose sulla carta del tutto impossibili e che, però, potrebbe verificarsi sul serio, sbriciolando ogni pronostico. Non si può che definire così l’ipotesi, nel Regno Unito, di un clamoroso sorpasso dei cattolici sugli anglicani. Una ipotesi apparentemente solo teorica ma che, in un futuro non troppo lontano, potrebbe divenire realtà. Secondo numerose e recenti indagini, infatti, il Cattolicesimo sarebbe in forte recupero, tanto da essere ormai molto vicino – nei “praticanti”, nei giovani e nelle grandi città – ai livelli dell’Anglicanesimo, e sarebbe persino pronto a superarlo in certe aree. Se ciò si verificasse, com’è evidente, avrebbe implicazioni non solo strettamente religiose ma culturali, sociali e politiche. A deporre a favore di tale scenario, c’è una lettura congiunta di alcune rilevazioni, secondo le quali il «sorpasso» si sarebbe già addirittura verificato. Per esempio, in Irlanda del Nord - dove il censimento distingue tra le varie confessioni – nel 2021 si è registrato per la prima volta nella storia moderna una quota maggioritaria di cattolici (45,7%) rispetto ai protestanti (43,4%), i quali come noto erano un tempo saldamente maggioranza. Certo, una rondine non fa primavera. Ma un altro precedente interessante è quanto si è visto a Londra nel 2020, quando - secondo un sondaggio del think tank Theos, effettuato su un campione 3.000 persone di età superiore ai 18 anni – si è registrato come il 35% dei cristiani londinesi si dichiari cattolico, rispetto al 33% degli anglicani; tra gli anglicani londinesi, il 36% afferma di non pregare mai e il 45% di non andare mai in chiesa; tra i cattolici, solo l'11% afferma di non pregare mai e solo il 15% di non andare mai a Messa. Per quanto il cambiamento non sarà immediato, come fa osservare il sito Religión en Libertad, è possibile che questi due esempi siano segnali d'un futuro alle porte. Un cambiamento, quello che potrebbe verificarsi, che risulta spinto da molteplici e concomitanti fattori: dall’immigrazione – che vede le comunità cattoliche provenienti da Polonia, Lituania, Africa, America Latina ed Ucraina far crescere le comunità diocesane – all’attrattività della fede cattolica tra i giovani – che risulterebbe più penetrante rispetto a quella di altre denominazioni cristiane -, dalla vitalità interna delle parrocchie cattoliche alle, invece, fragilità anglicane su questioni morali e dottrinali, fronti sui quali sarebbe ormai allignata una mentalità relativista e secolarizzata, ben poco attrattiva. A ciò, infine, si aggiungano gli effetti di fatti rilevanti – dalle conversioni di diversi vescovi anglicani e alla stessa canonizzazione di John Henry Newman – e si può capire come un «sorpasso» storico sia davvero possibile. Certo, nessuno sa quando ciò avverrà. Ma già solo il fatto che esso sia uno scenario non così lunare ed astratto, ecco, rappresenta una notizia. Qualcosa che, in uno dei Paesi più secolarizzati d’Europa e quindi del mondo, potrebbe segnare una svolta epocale. Del resto, come in tanti – inascoltati – ripetono per anni, il futuro europeo sarà cristiano non sarà. Ma, nonostante, diversi segnali diano oggi poca speranza sul futuro dell'Europa, ciò che sta avvenendo nel Regno Unito porta a pensare che sì, probabilmente «Dio ha altri progetti». ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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