IL VANGELO DEL GIORNO
Papa: «La difesa della libertà religiosa non può rimanere astratta»
Leone XIV incontra Aiuto alla Chiesa che soffre e ribadisce che la libertà religiosa, fondata sulla dignità umana, è un diritto essenziale da difendere concretamente, limite al potere dello Stato e condizione per una pace autentica
11 Ottobre 2025 - 00:05
Nel suo discorso ai membri di Aiuto alla Chiesa che Soffre Internazionale, riuniti ieri a Roma per il Giubileo della Speranza, Papa Leone XIV ha richiamato con forza la centralità della libertà religiosa come diritto fondamentale radicato nella dignità della persona umana. «Ogni essere umano porta nel cuore un profondo desiderio di verità, di significato e di comunione con gli altri e con Dio», ha affermato, sottolineando che proprio per questo «il diritto alla libertà religiosa non è facoltativo, ma essenziale».
Il Pontefice ha spiegato che tale libertà non è un semplice privilegio concesso dai governi, ma «una condizione fondamentale che rende possibile un’autentica riconciliazione». Quando viene negata, ha ammonito, «la persona umana viene privata della capacità di rispondere liberamente alla chiamata della verità» e la società intera ne soffre, poiché «la fiducia cede il passo alla paura, il sospetto sostituisce il dialogo e l’oppressione genera violenza».
Richiamando il magistero del Concilio Vaticano II, in particolare la Dignitatis Humanae, Leone XIV ha ribadito che «la difesa della libertà religiosa non può rimanere astratta», ma deve tradursi in una testimonianza concreta, vissuta e promossa nella vita quotidiana dei credenti e delle comunità.
In questo contesto, è importante ricordare - come spunto di rinnovata riflessione - che la libertà religiosa non deve essere intesa come un diritto positivo ad agire come si vuole, quasi che errore e verità abbiano gli stessi diritti, visione propria dell’indifferentismo religioso. Essa è invece un diritto negativo, cioè il diritto ad esigere che il potere umano non intervenga nella sfera religiosa, a meno che non venga realmente minato l’ordine pubblico oggettivo. Questo ordine, tuttavia, non coincide necessariamente con le leggi dello Stato, che possono essere insufficienti o perfino ingiuste. Tale concezione pone un chiaro limite al potere dello Stato, ricordando che esso non può esercitare un dominio assoluto, specialmente in quella dimensione in cui l’uomo, anche nel suo errore, cerca Dio.
Il Papa ha poi espresso viva gratitudine per la missione di Aiuto alla Chiesa che Soffre, fondata nel 1947 «in risposta all’immensa sofferenza lasciata dalla guerra». La sua opera, ha detto, «dà voce a chi non ha voce e svela le sofferenze nascoste di molti». Attraverso il sostegno alle comunità perseguitate, alle missioni e ai pastori in difficoltà, l’organizzazione «rafforza la vita della Chiesa, così come il tessuto spirituale e morale della società». (Foto Imagoeconomica)










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