Lunedì 03 Novembre 2025

San Valentino, la vera storia del Santo di oggi

Giovanissimo vescovo di Terni, è rimasto nell’immaginario collettivo per sempre

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Al di là degli orsacchiotti e dei cuoricini, come mai da circa 600 anni le coppiette si scambiano doni proprio il 14 febbraio? E cosa c’entra il Santo con gli innamorati? Le usanze popolari della festa di san Valentino trovano la loro origine nella credenza generalmente relativa a Inghilterra e Francia durante il Medioevo che il 14 febbraio gli uccelli iniziassero ad accoppiarsi. Buona parte dei festeggiamenti di san Valentino sono dunque legati a tradizioni pagane, poiché febbraio viene considerato il mese della rinascita, quando l’inverno volge al termine e si comincia a respirare aria di primavera. Tuttavia, san Valentino è il nome di almeno tre dei martiri che la Chiesa cattolica - ma anche ortodossa e anglicana - venera come Santo. Quello legato agli innamorati è probabilmente quello a cui nel 496 papa Gelasio I dedicò il 14 febbraio come festa cristiana, con lo scopo di cristianizzare una festa nata come pagana: la festa romana della fertilità dedicata al dio Luperco. San Valentino nacque a Terni nel 176 d.C. e morì a Roma nel 273. Di famiglia nobile, si converte poi al cristianesimo divenendo sacerdote e poi vescovo della città quando ha solo ventuno anni. Si narra che Valentino amasse i fiori e che coltivasse lui stesso un giardino di rose. Per il Santo è una gioia vedere i bambini giocare in quel giardino e si racconta gli regalasse i fiori affinché li portassero alle loro madri. Relativamente al suo collegamento con la festa degli innamorati, si racconta che un giorno il Santo abbia visto una coppia di fidanzati litigare e lui gli mise una rosa tra le mani avvertendoli di non pungersi e recitando una preghiera. I due, dopo aver fatto pace, tornano festanti dal vescovo per annunciargli il loro matrimonio. Un’altra leggenda vuole che un legionario pagano si fosse innamorato di una giovane cristiana. Il matrimonio viene contrastato dalla famiglia della giovane, così il legionario chiede l’aiuto del vescovo. Ecco allora che il vescovo battezza il pagano e unisce i due in matrimonio. La più antica notizia che riguarda il Santo si trova in un documento ufficiale della Chiesa dei secoli V e VI, dove compare un suo anniversario di morte. Poi in un altro documento del VIII secolo si riportano alcuni dettaglio del martirio: tortura, decapitazione notturna e la sepoltura ad opera dei discepoli Proculo, Efebo e Apollonio. Altri testi del VI secolo raccontano che il Santo, divenuto famoso per la carità, lo zelante apostolato e i miracoli che aveva compiuto, venne invitato a Roma da Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo. Proprio a causa delle molteplici conversioni nate ad opera sua, l’imperatore Aureliano lo fa catturare e ne ordina l’uccisione. Valentino ha 97 anni quando il 14 febbraio 273 viene ucciso fuori Roma sulla via Flaminia. Il suo corpo oggi si trova nella Basilica di Terni, città di cui è patrono, ed è meta di pellegrinaggio per molti fedeli che ne chiedono la protezione, soprattutto per i matrimoni, le nascite e l’unione della famiglia. L'auspicio è che si possa ricordarsi, in questo giorno, di questo santo sì come protettore di giovani e innamorato -  una rosa all’amata non guasta mai -, ma tenendo presente anche quella comunione che solo Dio può donare a coppie e famiglie, e che sì, oggi abbiamo l’occasione di richiedere tramite un’intercessione speciale. (Fonte foto: Ansa) ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!  

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