Sabato 13 Dicembre 2025

Bambini come prodotti, ma nessuno ci pensa

Un convegno alla Lumsa mette al centro i nati dalla cosiddetta “surrogacy”, mentre la californiana Jennifer Lahl rimarca: «Va abolita, non regolamentata»

Jennifer Lahl (370X250)
Un convegno a Roma sull’utero in affitto, dal titolo «Nascere da madre surrogata», rimette al centro il bambino nato da questa pratica. All’incontro anche la californiana Jennifer Lahl, anima del dal Center for Bioethics and Culture di San Francisco che da anni produce documentari su una delle barbarie dei nostri tempi. Nell’intervista concessa al Timone afferma: «Togliere il denaro è il primo passo ma non è sufficiente, dobbiamo combattere per l’abolizione di questa pratica: non basta regolamentarla, perché nessuna regolamentazione tutela fino in fondo le donne e i bambini coinvolti». Ma la critica all’utero in affitto non è solo cattolica. Da Arcilesbica al filosofo Diego Fusaro, dalla giornalista Marina Terragni alla femminista Cristina Gramolini, contro la pratica della “surrogazione” si levano numerose voci anche da sinistra. A conferma che questa battaglia non ha colore politico...

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