A 25 anni dalla enciclica di Giovanni Palo II, Evangelium vitae, incontriamo Patrizio Calderoni, già dirigente del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna. «L’arte medica serve a curare le malattie e non ad eliminare le persone»
Non c’è probabilmente modo migliore per ricordare i 25 anni di Evangelium Vitae, la grande enciclica sulla vita di san Giovanni Paolo II, che parlarne con un medico cattolico, ossia con qualcuno che in essa ha trovato - e trova - una bussola professionale oltre che etica. Tanto più se si pensa che quel documento incoraggia in modo esplicito, senza mezzi termini, i medici e il personale sanitario a mettere le loro competenze a servizio della vita.
Per questo motivo il dottor Patrizio Calderoni, storico dirigente di ginecologia e ostetricia presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, da due anni in pensione, rappresenta a tutti gli effetti quello che si direbbe l’interlocutore ideale; soprattutto per approfondire, a distanza di un quarto di secolo, quanto...