Sabato 13 Dicembre 2025

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IL TIMONE n. 92 - anno 2010 -

 




INCHIESTA VATICANA SU MEDJUGORJE


È stata costituita presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la presidenza del cardinale Camillo Ruini, una Commissione internazionale di inchiesta sui fatti legati a Medjugorje, che dal 1981 è meta di pellegrinaggio di milioni di persone. La Commissione, cui fanno parte Cardinali, Vescovi, periti ed esperti, lavorerà in modo riservato, sottoponendo l’esito del proprio studio alla Congregazione guidata dal Cardinale William Levada. «Il lavoro è molto discreto, data la delicatezza dell’argomento, e durerà un bel po’ di tempo», ha precisato il direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi, S.I. Il portavoce vaticano ha inoltre ricordato che, in passato, esisteva una Commissione diocesana la quale, a causa della vastità del fenomeno, decise di affidare l’indagine alla Conferenza episcopale della Jugoslavia, che in seguito alla dissoluzione del Paese balcanico non poté concludere i propri lavori. In una dichiarazione su Medjugorje del 10 aprile del 1991, la Conferenza episcopale jugoslava affermò di non poter constatare nulla di soprannaturale in quanto accadeva e sottolineò la necessità di assistere a livello pastorale, sotto la responsabilità del parroco e del Vescovo locale, tutti coloro che si recavano a pregare in quel luogo. «Per questo motivo – ha ricordato padre Lombardi – i Vescovi della Bosnia ed Erzegovina hanno chiesto alla Congregazione per la Dottrina della Fede di prendere in mano la questione». (Zenit, 17/2/2010)







SE QUESTO È UN UOMO

È la foto di due modellini di feti di 12 settimane, che si possono richiedere all’ammirevole associazione “La quercia millenaria”, di cui abbiamo recensito anni orsono il sito (www.laquerciamillenaria.org ). Come si puòdubitare che, quando si abortisce, ciò che viene eliminato è un essere umano? E quanti ne vengono assassinati in Italia? Risponde Giovanni Ceroni su www.ilfoglio.it del 4 marzo 2010: «Se contiamo le pillole abortive e la contraccezione l’aborto è, in termini di vite distrutte, superiore alla somma di tutti gli altri decessi naturali e non. Quanti sono realmente in Italia gli aborti? Per l’uso della spirale sono circa 850.000. A causa della pillola estroprogestinica sono tra 220.000 e 654.000 a seconda delle ipotesi (ho preso alcuni dati dal documento La contraccezione del dott. Filardo (www.lafeconditaumana.it ), ci sono poi le altre forme di contraccezione abortiva ormonale (cerotti ormonali ad esempio), incalcolabili i criptoaborti. Il numero degli aborti a seguito di pillola Ru486, pillola del giorno dopo, pillola dei 5 giorni dopo e altre forme di aborto chimico sono sicuramente centinaia di migliaia. Aborti per tecnica fivet (quelli sostenuti e finanziati dalla legge 40) sono almeno 140.000, i dati reali dovrebbero tener conto degli incontrollabili centri fivet che ora congelano e producono senza ritegno e senza controllo. Aborti “ufficiali” (quelli sostenuti e finanziati dalla legge 194) circa 130.000; aborti cosiddetti “clandestini” diciamo 20.000. Totale? Probabilmente siamo vicini ai 2 milioni di aborti (più o meno nascosti) in Italia ogni anno».
5.000 ANGLICANI DIVENTANO CATTOLICI

I leader della Anglican Church in America (ACA) hanno risposto all’invito di Benedetto XVI a entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica. La Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus, pubblicata nel novembre scorso, ha offerto ai gruppi di anglicani un modo di entrare nella Chiesa cattolica attraverso l’istituzione di ordinariati personali, un nuovo tipo di struttura canonica. In tal modo, possono conservare alcuni elementi delle loro tradizioni liturgiche e spirituali, essendo allo stesso tempo uniti sotto l’autorità del Papa. La Anglican Church in America, ha circa 5.200 membri in 100 congregazioni, ha un suo Primate, non fa parte della Comunione Anglicana che ha come Primate l’Arcivescovo di Canterbury. (Zenit, 9/3/2010)








”GENERICIDIO”

Il 4 marzo, la rivista britannica The Economist ha pubblicato un articolo in cui denuncia il massacro di almeno 100 milioni di bambine nel mondo, assassinate, spinte al suicidio, abortite. E il numero sta aumentando. In Paesi come la Cina – ma non solo – non è raro il caso di giovani coppie che se scoprono di attendere una bambina la sopprimono con l’aborto. Siamo di fronte a un “genericidio” che «ha un effetto catastrofico per la società». Solo la Cina ha un numero di uomini non sposati equivalente al numero dei giovani maschi di tutta l’America. Le donne stanno scomparendo. In Cina, il rapporto tra i sessi è di 108 maschi contro 100 femmine nella generazione nata nel 1980. Per le generazioni del 2000 è di 124 a 100. In alcune province cinesi arriva a 130 contro 100. La situazione è grave anche a Taiwan e Singapore, in alcuni Stati ex comunisti dei Balcani e del Caucaso. Il “genericidio” interessa poveri e ricchi, ignoranti e istruiti, indù, musulmani e confuciani. L’eliminazione dei feti femminili è causata da tre fattori: la radicata e antica preferenza per i figli maschi, la moderna propensione a creare famiglie piccole e l’uso di tecnologie che permettono di identificare con certezza il sesso del bambino con una diagnosi prenatale.









EGITTO. MUSULMANI ALL’ATTACCO

Il 12 marzo scorso, una folla di circa 3mila musulmani ha attaccato i fedeli di una comunità cristiana copta, riuniti in preghiera in un edificio adiacente la chiesa locale nella provincia di Mersa Matrouh, in Egitto. A scatenare la violenza dei fondamentalisti, aizzati dall’imam locale, la voce secondo cui i cristiani hanno iniziato a costruire una nuova chiesa. Verso le 5 di pomeriggio i musulmani – un insieme di beduini e fanatici salafiti – hanno iniziato a lanciare pietre. Testimoni riferiscono che le forze di sicurezza presenti non erano sufficienti a contenere l’attacco. Gli agenti hanno lanciato gas lacrimogeni e arrestato una ventina di persone, fra musulmani e cristiani. Solo la mattina dopo sono arrivati i rinforzi da Alessandria, grazie ai quali i fedeli copti intrappolati nell’edificio hanno potuto rientrare nelle loro case. Il bilancio è di 25 feriti, fra i quali donne e bambini. Al momento dell’assalto nella casa di preghiera cristiana erano presenti quattro sacerdoti, un diacono e circa 400 parrocchiani. I cristiani affermano che l’edificio in costruzione, in realtà, è un ospizio e si dicono “terrorizzati” per il nuovo attacco subito. A fomentare la rabbia dei musulmani ha contribuito l’intervento dell’imam locale Shaikh Khamees, durante la preghiera del venerdì. Egli ha sottolineato il dovere di combattere contro i “nemici” dell’islam e ha ribadito che «non tolleriamo la presenza cristiana nelle nostre zone». In Egitto la comunità cristiana copta è il 10% circa della popolazione, in un Paese a maggioranza musulmana, che discrimina la comunità cristiana. Essa è vittima di episodi di violenza, causati da un forte incremento del fondamentalismo islamico. (AsiaNews, 13/3/2010)



INTROVIGNE: ATTENTI ALLE “SETTE”


L’arresto a Roma di Omar Danilo Speranza, fondatore di “Re Maya”, per abuso sessuale di bimbe di 10-12 anni e truffa aggravata dimostra come l’orrore degli abusi sia esteso. Lo ha detto Massimo Introvigne, direttore del Cesnur (Centro Studi Nuove Religioni), intervenendo a margine di un convegno a Torino, dove ha presentato il suo nuovo libro I satanisti. Storia, riti e miti del satanismo (Sugarco). Per Introvigne «gruppi come Re Maya rappresentano una seconda generazione di nuovi movimenti religiosi, quelli che sono spesso chiamati “sette”». Se quelli di prima generazione mantenevano molte caratteristiche sociali delle religioni tradizionali, avevano una struttura e dottrine precise, quelli della seconda generazione, di cui Re Maya è un esempio, si basano sui soli rapporti personali con il capo e su vaghi sincretismi, dove l’emozione sostituisce la dottrina. Introvigne ha poi aggiunto:«La tolleranza di cui personaggi come Speranza, da anni chiacchierato, sono riusciti a beneficiare nasce dal relativismo, tanto spesso denunciato da Benedetto XVI, per cui tutte le religioni sono uguali e non ci sono criteri che permettano di dire che un’esperienza che si presenta come religiosa è autentica e positiva mentre un’altra è falsa e dannosa». Per Introvigne «il caso Re Maya mette l’opinione pubblica italiana di fronte a un dato noto agli specialisti ma forse non al grande pubblico: il rischio di abusi sessuali non è più forte nella Chiesa Cattolica che altrove». Anzi: «Come dimostrano gli studi di Philip Jenkins, questi abusi nelle organizzazioni religiose diverse dalla Chiesa Cattolica sono da due a dieci volte più frequenti a seconda del tipo di organizzazioni. E c’è una ragione sociologica per questo: per quanto i controlli nella Chiesa Cattolica non abbiano sempre funzionato, almeno dei sistemi di controllo esistono, mentre non è così per una miriade di gruppi e gruppuscoli». (Zenit, 16/3/2010).












PAKISTAN: UCCISA GIOVANE CRISTIANA


La 12enne Shazia Bashir, di fede cristiana, è morta il 23 gennaio scorso in seguito alle violenze – anche sessuali – inflitte dal suo datore di lavoro, un ricco e potente avvocato musulmano di Lahore. Il presunto assassino, Chaudhry Mohammad Naeem, è un ex-presidente della Lahore High Court Bar Association. La giovane negli ultimi sei mesi aveva lavorato come domestica nell’abitazione di Naeem. L’assassino è già stato rimesso in libertà su cauzione. La potente Lahore Bar Association – organizzazione che riunisce i legali della città – ha minacciato di «bruciare vivi» quegli avvocati – siano essi cristiani o musulmani – che prenderanno le parti della difesa nell’omicidio della 12enne Shazia Bashir. Il Centre for Legal Aid Assistance And Settlement ha denunciato l’impossibilità di accedere all’aula del tribunale dove si sono svolte le udienze a carico dell’imputato, perché un gruppo di avvocati musulmani ne ha “impedito l’ingresso”. E questo sarebbe un Paese alleato dell’Occidente!!!




FOCUS


Giganti (Papa Benedetto XVI)

Durante l’udienza del 17 marzo, Benedetto XVI ha spiegato come san Tommaso d’Aquino e san Bonaventura vedevano la destinazione ultima, dunque la vera felicità, dell’uomo. «Per san Tommaso – ha detto il Papa – il fine supremo è vedere Dio», mentre «per san Bonaventura il fine ultimo dell’uomo è amare Dio». Quindi, stando alla riflessione del Sommo Pontefice, per san Tommaso la «categoria più alta è il vero, mentre per san Bonaventura è il bene». Divergenze tra giganti della fede? Discordanze tra santi? Nemmeno per sogno. Infatti «Sarebbe sbagliato – ha affermato il Papa – vedere in queste due risposte una contraddizione. Per ambedue il vero è anche il bene, ed il bene è anche il vero. Vedere Dio è amare ed amare è vedere».








“Terremoto”
(Roberto de Mattei)

Quando una nazione legalizza aborto, divorzio, eutanasia, matrimonio omosessuale, quando ispira le sue leggi non al bene comune, ma alla sua negazione, realizza un «male comune». Si tratta di un male spirituale collettivo, che può essere definito Rivoluzione, perché sovverte un ordine, un ordine spirituale e metafisico. Nell’ottimo editoriale di Radici Cristiane (n. 52, marzo 2010), Roberto de Mattei spiega: «Il terremoto storico che ha progressivamente espulso Dio dalla vita sociale dell’Occidente non è stato un evento naturale, come un terremoto fisico, ma una catastrofe spirituale deliberatamente voluta e organizzata dai nemici di Dio e della Chiesa che hanno promosso e guidato questa Rivoluzione». Chi sconfiggerà la Rivoluzione? De Mattei non ha dubbi: il Crocifisso.








Media Cattolici
(P. Livio Fanzaga)
Intervistato da Mauro Faverzani per il suddetto numero di Radici Cristiane, P. Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria e collaboratore del Timone, ha detto: «Oggi i media cattolici inseguono l’effimero e in esso si perdono. Almeno quelli cattolici dovrebbero annunciare Gesù Cristo, Figlio di Dio e Unico Salvatore del mondo. Oggi la gente ha bisogno di assoluto e di prospettive di eternità. A volte si ha la sensazione che i media cattolici, invece di testimoniare Gesù Cristo, preferiscano nasconderlo».








IL TIMONE N. 92 - ANNO XII - Aprile 2010 - pag. 10 - 11

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