Non si può celebrare l’anniversario dei 1700 anni dal primo Concilio ecumenico come si rievoca un qualunque grande avvenimento del passato, perché tutta la nostra vita ne è coinvolta, ora e per sempre
Se millesettecento anni ci separano dal Concilio di Nicea, resta vero che Nicea diventa nostra nella Messa di ogni domenica con la professione di fede proclamata nel Credo: «[…] Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli […] generato non creato, della stessa sostanza del Padre […]».
Non ci scandalizzi il fatto che il Concilio di Nicea sia voluto da Costantino, imperatore d’Oriente e d’Occidente, dopo la vittoria su Massenzio nel 313. Dopo quasi tre secoli di diffidenza e di persecuzione, il cristianesimo - insieme con tutte le altre forme religiose - viene...