Madre Angelica, fondatrice dell’Eternal Word Television Network (Ewtn), del Register e della società madre della Cna, in un programma trasmesso nel marzo 1994 prima di Pasqua, offrì cinque modi per essere ben preparati quando inizia il Triduo pasquale. Nonostante siano passati circa trent’anni, le sue raccomandazioni per la Settimana Santa sono valide ancora oggi:
1. Pentiti e cambia la tua vita. Menzionando le apparizioni mariane madre Angelica ha detto che hanno tutte in comune la chiamata al «pentimento, alla metanoia, un cambiamento di vita». Quando si segue il messaggio della Beata Vergine, si diventa «un cattolico migliore, un cristiano migliore; un individuo migliore, più amorevole, più gentile, più indulgente. Ti deve far apprezzare di più Gesù e apprezzare di più nostra Madre, la tua famiglia».
Ha poi fatto riferimento alla Bibbia e ha detto: «Questo libro deve essere vissuto, non solo letto». Parlando della misericordia di Dio e del passaggio sulla donna sorpresa in adulterio, la fondatrice di EWTN ha sottolineato che Gesù le disse: «Vai, e non peccare più». «C’è una condizione perché lei sia perdonata», ha spiegato madre Angelica.
2. Ricorda che l’inferno esiste. «Tu dici: “Beh, ci sono molti teologi che dicono che non c’è inferno”. Quando sarai laggiù con questo teologo, lo guarderai e dirai: “Mi hai messo qui dentro”. Questo ti servirà a qualcosa? Non prestare attenzione a quel marciume. È meglio essere in Paradiso e guardare in basso e dire: “Te l’avevo detto che c’era, ma non mi hai ascoltato”», ha aggiunto.
Madre Angelica ha poi affermato che la Vergine Maria non vuole che i suoi figli vadano all’inferno, ma piuttosto che si salvino da esso. «Nostra Madre sta cercando di dirci: Non potete sfidare Dio per sempre; non potete uccidere i bambini per sempre [attraverso l’aborto, ndr]; non potete insegnare grandi apostasie e bugie per sempre; non potete rovinare i vostri figli per sempre. Dio vi vede andare verso quel precipizio, che è eterno, e ci prenderà».
3. Perdonare il proprio nemico. Madre Angelica ha spiegato che le grandi ferite delle persone hanno origine «quando non riusciamo a perdonare». «La Settimana Santa è la settimana in cui dobbiamo perdonare. Nessuno di noi ha vissuto quello che ha vissuto Gesù, eppure ha perdonato. Riuscite a immaginarlo? Il Venerdì Santo si va in chiesa e si immagina il nostro caro Signore appeso così a lungo».
Ha poi proseguito: «Vorrei che prima del Venerdì Santo chiamaste il vostro nemico preferito», cioè qualcuno che vi è più antipatico. «Chiamatelo e ditegli: “Ti perdono”. E se la risposta è “Non disturbarmi”, cosa che potrebbe dire, non dovete preoccuparvi perché lo avete già perdonato».
4. Pregare il Rosario ogni giorno. Madre Angelica ha inoltre sottolineato la necessità di pregare il Rosario ogni giorno, poiché «non c’è nulla di più potente della preghiera». Rispondendo a una donna che ha chiamato il programma chiedendo preghiere e consigli per affrontare un problema familiare, madre Angelica ha ricordato che «il nostro caro Signore ha detto: “Non lasciare che il sole tramonti sulla tua rabbia”… Quello che devi sapere e che voglio dirti è questo: Tu e tua sorella pregate il Rosario ogni giorno e state in pace».
«Per tutta la vita ho pensato che quando una persona muore, c’è quello spazio di meno di un secondo tra il giudizio e il momento in cui non ci sono più possibilità, quando tutto è stabilito per sempre. Credo che quel momento sia quello in cui, attraverso le preghiere, una persona può vedere Gesù per un istante. Credo che quella visione possa farle dire: “O Dio, perdonami!”. È tutto ciò di cui hanno bisogno per essere salvati».
«Quindi non scoraggiatevi cercando risultati. Pregate con fiducia. Posso dirvi che se confidate nel Signore, lui non fallisce mai, ma proprio mai. Lui è così», ha spiegato. «Dio risponderà alle vostre preghiere come ha risposto a quelle di santa Monica per sant’Agostino», ha aggiunto.
5. Imparare ad ascoltare i problemi degli altri. A un certo punto del programma, madre Angelica ha ascoltato un uomo che soffre di depressione che le ha riferito di non aver voglia di fare nulla. «Molte persone soffrono di depressione. A volte è fisica, lo so, ma a volte succede che pensiamo troppo a noi stessi, al futuro», ha detto.
«A volte chi soffre di depressione non prega, dice di non poterlo fare, ma bisogna costringersi a farlo dicendo: “Gesù, ti amo, aiutami. Non voglio sentirmi così”. E poi fare qualcosa: andare in una casa di riposo. Che tristezza! No, non lo è».
Madre Angelica ha spiegato i benefici di fare qualcosa di concreto, non solo per chi soffre di depressione: «Avete bisogno di sentire l’amore e la gratitudine di altre persone; e in questo modo usciamo da noi stessi, dalla nostra testa. Ricordate che qualcuno ha bisogno di voi da qualche parte. Qualcuno ha bisogno della vostra preghiera, del vostro sorriso, della vostra attenzione», ha detto.
«Ci sono persone in case di riposo che hanno nove o dieci figli e nessuno di loro va a trovarli. Perché non ci andate? Perché non vi guardate intorno e non vedete il vostro vicino? Perché non lo cercate e non ascoltate i suoi problemi per un po’? Improvvisamente, si finisce per dire: “E io che pensavo di avere un problema”».
«Devi fare qualcosa: devi pregare; devi avere fiducia, e poi fare qualcosa per uscire da te stesso, e uscire così dalla depressione. E chiedere agli altri di pregare per te», ha raccomandato madre Angelica.
(Fonte foto: EWTN, YouTube, Screenshot)
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