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Card. Bassetti: «Soltanto quel Bambino è capace di farci gioire ancora»
NEWS 26 Dicembre 2020    di Redazione

Card. Bassetti: «Soltanto quel Bambino è capace di farci gioire ancora»

«Nonostante tutto quello che sta accadendo posso dire che questo diventa il Natale più bello della mia vita». Il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente dei vescovi italiani, dopo la sua lunga degenza ospedaliera per il Covid-19, è tornato a celebrare la messa nella cattedrale della città umbra in occasione del Santo Natale.

Dopo la positività al coronavirus riscontrata il 28 ottobre scorso, il cardinale era stato ricoverato presso l’ospedale di Perugia “Santa Maria della Misericordia” il 31 ottobre, e qui era stato poi trasferito nel reparto di terapia intensiva. Dopo momenti che hanno fatto temere anche per la vita del cardinale, il 13 novembre Bassetti era stato trasferito nuovamente alla degenza ordinaria. Il 19 novembre è stato dimesso e il 22 novembre è arrivata la negatività al tampone.

«Fratelli e Sorelle», ha detto il cardinale nell’omelia di ieri mattina, «è davvero indescrivibile l’emozione con cui torno a celebrare la Santa Eucaristia nella nostra amata chiesa cattedrale, dopo i giorni drammatici del ricovero ospedaliero e poi della convalescenza».

«Il mio pensiero, in questo giorno della venuta del Signore tra noi che ridà senso e speranza alla vita segnata da questa pandemia», ha evidenziato Bassetti a conclusione della celebrazione, «va a chi è solo, agli anziani e ai bambini. I bambini hanno sofferto tanto, perché hanno bisogno di stare insieme, hanno bisogno di comunicare, come anche i ragazzi, sperando che per loro la scuola, progressivamente, possa riprendere. Penso anche alle famiglie che hanno dei malati, e a tutti i malati in ospedale. Io, che in ospedale non ero mai stato prima se non per accertamenti di breve periodo, ho sperimentato cos’è una lunga degenza e sono particolarmente vicino a quanti si trovano oggi ricoverati per gravi malattie. Il vescovo esprime a tutti loro il suo affetto, la sua solidarietà, la sua vicinanza e non può non dire a tutti: coraggio, coraggio, attaccatevi alla mano di quel Bambino che è venuto a salvarci e ha preso su di sé le nostre fragilità. Il Natale è bello se noi ci fidiamo del Natale e fidarsi vuol dire affidarsi completamente a Colui che il Padre ci ha mandato. Soltanto questo Bambino, che è venuto a salvarci, è capace di farci gioire ancora. Questo è l’augurio che dal profondo del cuore io mi sento di esprimere a tutti voi, alla città di Perugia, alla nostra Diocesi e anche all’Italia e al mondo intero».


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