Educazione
Card. Rueda su Miguel Uribe: «Potremmo assistere a un miracolo»
Miguel Uribe Turbay, il candidato presidenziale colombiano conservatore, vittima di uno strano attentato per mano armata di un quindicenne, dà piccoli segni di miglioramento. La situazione resta gravissima, i medici avevano detto: «Ci vorrebbe un miracolo»
12 Giugno 2025 - 12:15
Miguel Uribe si trovava sabato pomeriggio a Bogotá per un comizio elettorale nel quartiere di Modelia, in un parco pubblico improvvisato per poche decine di persone. Appena aveva cominciato a parlare è stato colpito da tre proiettili: uno alla gamba e due alla testa. Caduto sul colpo, le sue guardie del corpo hanno tentato di tamponare le ferite, ma in quel momento passava in zona un’ambulanza che l’ha caricato immediatamente e trasportato in ospedale.Visualizza questo post su Instagram
Il ragazzino accusato ha ammesso di essere stato pagato per farlo - ipotesi che ha ripreso anche il presidente colombiano Gustavo Petro. Di sicuro possedeva un’arma costosa - una Glock 9mm, in dotazione alle forze speciali colombiane, per intenderci -, che si è scoperto in seguito sia stata acquistata in Arizona. Non tornerebbe però l’ipotesi di un attentato organizzato per il fatto che non avesse un mezzo per scappare. Il ragazzino ha provato a scappare a piedi, e quando si è accorto che era seguito dai poliziotti si è girato e ha sparato agli agenti, senza colpirli. Loro lo hanno colpito a una gamba e a quel punto lo si è sentito urlare: «L’ho fatto per soldi, l’ho fatto per la mia famiglia, vi prego!». Poco dopo essere stato fermato ha riferito agli agenti che avrebbe dato loro i numeri dei mandanti. Il ragazzo, secondo i media colombiani, vive in condizioni di povertà: orfano di madre, il padre vive in Europa. Al momento non è chiaro quale potrebbe essere il movente del tentato omicidio.
L’attentato del senatore Miguel Uribe Turbay si configura come uno degli atti di violenza politica più gravi degli ultimi decenni in Colombia. Il fatto ha sconvolto la campagna elettorale: il governo ha annunciato il raddoppio delle scorte assegnate a ciascun candidato, oltre che ad altre personalità politiche del Paese e ai loro familiari. Ha poi imposto maggiori misure di sicurezza ai comizi come stretti parametri di sicurezza e l’impossibilità di improvvisarne. Inutile dire che l’attentato contro Uribe ha riportato alla mente di tutti la violenza politica che ha caratterizzato il Paese per decenni, soprattutto tra gli anni Ottanta e Novanta, quando era in attività il narcotrafficante Pablo Escobar. La stessa famiglia di Uribe era già stato colpita dall’ondata di violenza di quegli anni: sua madre, la giornalista Diana Turbay, nel 1990 fu rapita dal cartello criminale di Pablo Escobar e uccisa dopo un lungo sequestro.
Al di là delle questioni politiche e della speranza del miracolo fisico, il cardinale Rueda ha sottolineato che quando una persona soffre come in questo momento la moglie e il figlio di Miguel Uribe, il Figlio di Dio si avvicina a lei e la incoraggia. Quando si uniscono «la sofferenza con la speranza e l’amore [si ha, n.d.r.] il miracolo, [che, n.d.r.] che non è magia, il miracolo è amore e speranza vicina». (Fonte foto: Screenshot WQAD News 8, YouTube/Imagoeconomica)










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