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10.12.2024

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Fulton Sheen: come non cadere nella trappole dell’Anticristo
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10 Dicembre 2021

Fulton Sheen: come non cadere nella trappole dell’Anticristo

È riportato nelle Sacre Scritture che la presenza dell’Anticristo sarà uno dei segni precursori della fine del mondo. Così viene interpretato, almeno, dai Padri della Chiesa e dalla maggior parte dei teologi. Nel suo studio della questione, il gesuita Francisco Suárez (1548-1617) afferma: «L’Anticristo non sarà solo un vero uomo, ma anche una vera persona umana, una persona propria e connaturale per l’umanità; quindi non sarà la persona di un demone incarnato».

Come riconoscerlo e identificarlo? Il vescovo Fulton J. Sheen (1895-1979), ne ha fatto un ritratto inquietante in un’omelia radiofonica il 26 gennaio 1947 (Fonte).

«L’Anticristo non si chiamerà così, altrimenti non avrebbe seguaci. Non indosserà abiti rossi, non vomiterà zolfo, non indosserà tridenti. Il grande obiettivo dell’Anticristo sarà, come quello del diavolo, assomigliare a Dio. “Come farà allora a ottenere seguaci per la sua religione?”. Si travestirà da Grande Umanitario: parlerà di pace, prosperità e abbondanza non come mezzi per portarci a Dio, ma come fini a se stessi. Scriverà libri sulla nuova idea di Dio. Diffonderà la fede nell’astrologia in modo che siano le stelle, e non la volontà, ad essere responsabili dei nostri peccati. Giustificherà le colpe come sesso represso, farà vergognare gli uomini di non essere considerati di mentalità aperta e progressista dai loro coetanei. Identificherà la tolleranza con l’indifferenza tra il bene e il male, incoraggerà il divorzio. Farà crescere l’amore per l’amore e diminuirà l’amore per le persone. Invocherà la religione per distruggere la religione. Parlerà anche di Cristo e dirà che è l’uomo più grande che sia mai vissuto. Dirà che la sua missione è liberare gli uomini dalla servitù della superstizione e del “fascismo”, che però non definirà mai. In mezzo a tutto il suo apparente amore per l’umanità e alla sua facile verbosità sulla libertà e l’uguaglianza, manterrà un segreto che non dirà a nessuno: non crederà in Dio. E poiché la nuova religione sarà fratellanza senza la paternità di Dio, ingannerà anche gli eletti. Egli troverà un’anti-Chiesa, che sarà un’imitazione della Chiesa perché il diavolo è la scimmia di Dio. Sarà il corpo mistico dell’Anticristo, che in tutto l’esterno assomiglierà alla Chiesa come corpo mistico di Cristo. Nella sua disperata ricerca di Dio, indurrà l’uomo moderno, nella sua solitudine e frustrazione, a impegnarsi sempre più nella sua comunità, che darà all’uomo una visione più ampia delle cose senza alcun bisogno di conversione personale e senza ammettere la colpa individuale. Questi sono giorni in cui il diavolo lascerà andare la corda. Nonostante questi segni preoccupanti, i cristiani devono capire che un momento di crisi non è un momento di disperazione, ma un’opportunità e che dopo la Crocifissione viene la Risurrezione.

Il vescovo propose anche un piano di vita per essere preparati a combattere gli inganni dell’Anticristo:

«Appendi un crocifisso a casa per ricordare che abbiamo una croce da portare, pregate il rosario ogni sera in famiglia, andate ogni giorno a Messa, spendete quotidianamente l’Ora Santa davanti al Santissimo Sacramento, specialmente nelle parrocchie i cui parroci sono consapevoli delle necessità del mondo e compiono atti di riparazione. Pregate San Michele Arcangelo, la Vergine Santa, perché le è stato dato il potere di schiacciare la testa del serpente. Preservate lo stato di grazia di coloro che hanno fede, e coloro che non ce l’hanno inizino a cercarla, perché nei tempi a venire ci sarà un solo modo perché le ginocchia smettano di tremare, e sarà quello di cadere su di esse e pregare».

Per approfondire la figura enigmatica che secondo le Scritture prefigura gli ultimi tempi leggete l’indagine di Michael O’Brien, Andrés José Bonello e Serafino Tognetti sul Timone QUI

 

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