Papa in Libano
La Chiesa tedesca perde sempre più fedeli, tra il Cammino sinodale e le parole di papa Benedetto
Continua l'emorragia di fedeli, dopo il record negativo del 2019. Una situazione che merita riflessioni e che ha spinto a parlare anche Benedetto XVI
31 Luglio 2021 - 00:05
Tendenza che, forse non a caso, ha avuto inizio proprio nell’anno in cui si è aperto il Cammino sinodale, ossia il percorso di durata presumibilmente biennale che vedi impegnati congiuntamente rappresentati della Chiesa, sia consacrati che laici, per interrogarsi rispetto a tematiche legate - solo per citare le più controverse - alla sessualità e al riconoscimento delle coppie omosessuali, al sacerdozio femminile e al celibato sacerdotale, al potere all’interno della Chiesa… tutte questioni che parlano di un’apertura “al pensiero mondo” e che, lo si è visto in questi mesi, non solo hanno generato un fervido dibattito intra-ecclesiale, con anche la chiamata in causa di papa Francesco, ma hanno anche determinato un vivo fermento nei fedeli, con la creazioni di gruppi contrapposti e impegnati a sostenere l’una o l’altra posizione: un esempio su tutti può essere quello tra il gruppo progressista, di stampo femminista, Maria 2.0 e quello antagonista denominato invece Maria 1.0, che si batte affinché la Chiesa tedesca rimanga legata a Roma e fedele al Magistero di sempre, come ha testimoniato al Timone la giovane portavoce Clara Steinbrecher (a destra in foto, al passaggio di consegne con la precedente portavoce). E, naturalmente, in mezzo a tutto questo, non si può non pensare che si sia alimentata anche una sacca di “sfiduciati”.
LE PAROLE DI RATZINGER
E proprio in questi giorni attorno a queste tematiche si è espresso su Herder Korrespondenz, con la sua solita modalità sommessa ma incisiva, anche il papa emerito, Benedetto XVI, lamentando una sorta di "burocratizzazione" nella Chiesa - nello specifico tedesca, ma il discorso è allargabile -, che va a discapito della vita di fede, che risulta "svuotata". E questo avviene in parte anche alla luce del fatto che, afferma Ratzinger, «nelle istituzioni ecclesiali - ospedali, scuole, Caritas - molte persone sono coinvolte in posizioni decisive che non supportano la missione interna della Chiesa e quindi spesso oscurano la testimonianza di questa istituzione». Il risultato di tutto questo è chiaro, anche se appena accennato da Ratzinger: se non si mettono più Dio e la preghiera al centro, la pressione del mondo si fa fortissima, di per sé insostenibile... anche per gli uomini di Chiesa.
[Nella foto in evidenza, un particolare della copertina del Timone n. 205, di aprile 2021, con il Dossier: Germania, Chiesa in svendita]






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