Educazione
Le parole sempre attuali del card. Arinze: «No a liturgie creative, il posto degli showmen non è in chiesa»
«La liturgia deve essere celebrata come il culto pubblico della Chiesa, non la preghiera privata di qualcuno che aggiunge o sottrae come a lui piace. Siccome è la preghiera a nome della Chiesa e la persona principale che prega è Gesù Cristo allora merita la massima attenzione. Se anche nel calcio ci sono regole, non si può fare gol da qualunque angolo come uno vuole, mano piedi… questo è soltanto per un buon ordine di gioco. Ma la liturgia non è gioco, è servizio di Dio, perciò meri
25 Ottobre 2017 - 00:00










Facebook
Twitter
Instagram
Youtube
Telegram