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Se anche Piero Angela dimentica come nascono i bambini
NEWS 26 Ottobre 2021    di Raffaella Frullone

Se anche Piero Angela dimentica come nascono i bambini

Puntuale come un orologio svizzero, come i funghi ad ottobre, prevedibile come un servizio sul gran caldo ad agosto al telegiornale, arrivano i colpi d’artiglieria in vista della ripresa della discussione del Ddl Zan in Senato prevista per mercoledì. Questa volta Mamma Rai gioca in casa e mette in campo un pezzo da novanta.

A Che tempo che fa, storica punta di diamante del mainstream, il sacerdote del politicamente corretto Fazio ospita nientepopodimeno che Piero Angela, il divulgatore scientifico per antonomasia, un icona della televisione. Perché per il ddl Zan non scendono in campo solo i giovani, gli “influencer” come Fedez, ma anche la scienza, o la scienzah che dir si voglia. E così il copione è presto fatto e ben riassunto dalla fedele Repubblica.it subito pronta a fare da gran cassa. Titolo: «La lezione di Piero Angela sull’omosessualità: “Nessuna differenza con gli eterosessuali”». Sottotitolo: «Intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, il divulgatore 92enne spiega: “Bisogna capire che l’omosessualità non è contronatura”». Estratto del testo: «A colloquio con Fabio Fazio, in occasione della messa in onda su RaiPlay del programma Superquark+ dedicato alle coppie e alla vita amorosa, l’apprezzato divulgatore 92enne è intervenuto a favore delle unioni omosessuali spiegando che “è una cosa importante da capire perché spesso viene vista l’omosessualità, come un rapporto fisico, contronatura, in realtà le coppie omosessuali fanno esattamente lo stesso percorso: attrazione, innamoramento, gelosia, vita di coppia, figli. Hanno sentimenti, amori, passioni esattamente come le coppie eterosessuali. Bisogna capirlo bene”, ha aggiunto». Si potrebbe dire molto, discutere parecchio, litigare ancor di più, ma a saltare sulla sedia è soprattutto la signora Scienza, che Angela ha servito una vita intera. Ma come, proprio Piero Angela cade su come nascono i bambini? E dire che basterebbe una maestra di scienze delle elementari per saperlo e, coi tempi che corrono, anche gli alunni, prima ancora che glielo si insegni, tra l’altro.

Ma non è tempo questo per farsi delle domande, bisogna spingere un ddl che non convince più nemmeno chi lo ha proposto. Dalle fila del Pd il segretario Letta esorta infatti il firmatario Zan a «cercare intese» ossia a modificare il testo. Ma il no di Alessandro Zan è fermo e sostenuto dalla madrina della legge, Monica Cirinnà che dice: «meglio nessuna legge che una cattiva legge». D’altra parte la corazzata arcobaleno è determinatissima, ieri è stato riesumato dal dimenticatoio persino Nichi Vendola che è salito sul palco del “pride” di Bari organizzato in occasione della giornata “del coming out”. Prevedibile anche il ritornello, l’omofobia. «L’omofobia è un crimine d’odio – ha detto- come tutti i crimini d’odio va sanzionato penalmente e colpito». Pare dimenticarsi che al momento ad essere reato in Italia è l’utero in affitto ovvero la via, opportunamente non citata da Piero Angela da Fazio, attraverso cui una coppia di uomini può avere, o meglio ottenere un figlio. Via che l’ex governatore pugliese Vendola ha percorso alla luce del sole in Canada dove la cosiddetta maternità surrogata è legale e realizzata tramite un contratto legalmente riconosciuto attraverso cui un bambino viene commissionato, concepito in laboratorio tramite fecondazione artificiale, impiantato nell’utero di una donna, pagato come fosse una merce e consegnato ai committenti. Curioso che al momento della nascita di Tobia, nato nel 2016 e figlio biologico di Eddy Testa, l’uomo che convive con Vendola, l’ex governatore pugliese dichiarava: «La gestazione per altri è la risposta della scienza al bisogno di famiglia, è una difesa della famiglia, che va protetta dalla violenza contro le donne, dal femminicidio, dalla sordida prepotenza domestica, non dalla scienza. Qui in Canada, come in gran parte del mondo evoluto, nessuno capirebbe le vignette, i titoli dei giornali, gli editoriali infiammati contro la scienza». La scienza. E’ sempre lei ad essere sventolata e osannata come unico dio. Anche quando dimostra testarda che la natura non si può cambiare. Neanche per legge.


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