Venerdì 24 Ottobre 2025

Vescovo Barron: «3 domande da farsi in Quaresima»

Quelle che ogni cattolico dovrebbe porsi per vivere bene questo “tempo sacro” di conversione

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Il vescovo Robert Barron, della diocesi di Winona-Rochester fondatore del ministero Word On Fire, un’organizzazione di media cattolici nata nel 2021, ha proposto, attraverso il suo canale YouTube, per questa Quaresima 2025, tre domande che ogni cattolico deve porsi per vivere bene questo tempo di conversione. Nel video, pubblicato l'8 marzo, in cui riflette sul Vangelo che narra le tre tentazioni di Gesù nel deserto, sottolinea che la Quaresima è un tempo in cui, come ha detto il teologo e filosofo cattolico francese Blaise Pascal, vanno messi da parte i "divertimenti" che allontanano la persona da Dio. La prima domanda da farsi è, infatti, secondo il prelato, in che misura i piaceri della vita sono diventati importanti  per noi stessi. «Come ho detto molte volte, i cattolici non sono puritani, amiamo le cose di questo mondo, amiamo il cibo, le bevande, il sesso, e non c'è niente di sbagliato in queste cose, ma, quando diventano il sommo bene, la stella polare della nostra vita, allora vuol dire che si sono trasformate nella tentazione che ci allontana dal sentiero che Dio vuole che seguiamo». Invece, nota il vescovo, i cattolici sono chiamati ad essere «conduttori della grazia divina per il mondo». Inoltre, una seconda domanda da farsi, in Quaresima, secondo Barron, è quanto la libido dominandi sia diventata importante per me. Il riferimento è alla tentazione del potere che, secondo il vescovo, non è un male in sé stesso: «Le persone molto buone possono esercitare il potere per buone ragioni. Dio è descritto come Onnipotente, quindi non può essere malvagio in Sé. Tuttavia, il potere, può diventare anche una tentazione molto pericolosa che ci allontana dal sentiero che Dio vuole che seguiamo». «È la tentazione -continua il vescovo- che sant'Agostino chiama libido dominandi ovvero "brama di potere" e, ancora una volta, vi avverto, è presente anche nei bambini piccoli, ma la si può vedere, soprattutto, nelle figure più importanti della scena politica». Infatti, secondo Barron, essere attratti dal potere in tutte le sue manifestazioni, rischia seriamente di farci perdere il sentiero che Dio ha tracciato per noi: «Ascolta, forse Dio ti metterà in una posizione di potere, va bene, purché usi quel potere per i propositi di Dio, non per i tuoi. Questa è la chiave». La terza domanda da farsi è se si sta manipolando Dio per i propri scopi. E, secondo il vescovo, esattamente la terza tentazione da cui fugge Gesù nel deserto, quando il diavolo gli dice di gettarsi dal tempio per dimostrare che è il Figlio di Dio. «Che cos'è esattamente questa tentazione? Beh, è usare Dio per i tuoi scopi. Eccomi qui, in cima al tempio, sono il re del mondo, sto per gettarmi e sto per costringere Dio a proteggermi. Così agisce qualcuno che sta cercando di usare e manipolare Dio». È una tentazione che si associa al peccato dell’orgoglio, secondo Barron: «L'orgoglio non è altro che fare di me stesso il centro dell'universo. Il mio ego diventa un buco nero che attira a sé tutte le cose e tutte le luci, compreso Dio». E continua: «Ogni volta che dici: “Signore, perché non fai cose che mi aiutano qui? Perché le cose non vengono risolte a mio piacimento? Oro, e oro e oro, ma tu non fai quello che voglio."  Questo è tentare Dio, manipolarlo». Quindi, sottolinea il presule «non si tratta di far fare a Dio quello che voglio; si tratta di arrendersi ai propositi di Dio, anche quando non li capisco appieno». Infine, Barron, ha invitato tutti ad impiegare i prossimi 40 giorni di penitenza a riflettere e ad affrontare il confronto della propria vita con queste domande. (Foto: screenshot Bishop Robert Barron, YouTube) ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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