Giovedì 23 Ottobre 2025

«È transfobico». Bambino cacciato dall’asilo

Il piccolo aveva appena 4 anni. L’incredibile vicenda raccontata dal Telegraph

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Bisogna raddrizzare la pianta finché è piccola e…no, non stiamo parlando di botanica ma di quello che sta accadendo, ormai da qualche anno, nel Regno Unito dove, con grande facilità, bambini anche molto piccoli, vengono sospesi da scuola perché “omofobi” o “transfobici”. L’ ultimo caso, tra i più eloquenti, quello di un bambino di  4 anni, sospeso, per qualche tempo, da un asilo, perché “transfobico”. Un episodio che risale all’anno scolastico 2022/2023, secondo quanto riportato dal Dipartimento per l'Istruzione. Caso subito rimbalzato dal The Telegraph. Non sono stati forniti dettagli sulle circostanze e sulla scuola, tuttavia sappiamo che l’ accusa sarebbe «abuso contro l'orientamento sessuale e l'identità di genere» che vuol dire tutto e non vuol dire niente! Vogliono dire, invece, molto, i dati riportati da The Independent: nello stesso periodo 94 alunni delle elementari sono stati sospesi o espulsi dalle loro scuole per comportamento omofobico o transfobico. Dieci di essi erano del primo anno e tre del secondo, dove l'età massima è di sette anni e, udite, udite, uno  dei bambini era in età da asilo nido. Non finisce qui, perché l’anno scolastico 2023/2024  si sarebbe, invece, aperto con 82 studenti delle elementari sospesi per lo stesso motivo. «Una storia troppo folle per essere vera - ha commentato  Helen Joyce di Sex Matters - e un bambino sospeso dall’asilo per ‘transfobia’ o omofobia ne è un esempio. Peggio, questo non è un caso isolato. A quanto sembra 13 bambini di quattro e cinque anni sono stati sospesi o espulsi permanentemente dalla scuola per lo stesso motivo». «Gli insegnanti e i dirigenti scolastici coinvolti in questa follia - ha aggiunto ancora Joyce - dovrebbero vergognarsi per aver proiettato concetti e credenze degli adulti, su bambini così piccoli. È imperdonabile che l’educazione, vitale per i bambini, venga così traumaticamente interrotta da dirigenti scolastici che danno priorità alle pressioni degli attivisti piuttosto che al benessere dei loro alunni». Parole a cui fanno da eco quelle di Lord Young, direttore della Free Speech Union: «È incredibile che le scuole stiano sospendendo bambini di appena cinque anni per aver violato la loro politica contro la “transfobia”. Se la tua ideologia è così rigida da giustificare la punizione dei bambini che non vi si conformano, è un ottimo motivo per scartarla a favore di qualcosa di meno dogmatico». Rispetto a questi incredibili accadimenti, la morale della favola che, peraltro, ricorda quella de “I vestiti nuovi dell’imperatore” di Hans Christian Andersen, in cui, in mezzo ad una folla di osservatori compiacenti che assiste, con piaggeria, alla sfilata di un re vanesio che crede davvero di indossare vestiti preziosi, mentre ne è completamente privo, solo un bambino ha il coraggio di gridare a gran voce la verità e cioè che “Il re è nudo!” ci fa capire un’ importante verità. La verità è che i bambini vengono accusati di transfobia e omofobia semplicemente perché vedono la realtà esattamente com’è, senza filtri e non gli torna, ad esempio, il fatto che un uomo possa essere considerato una donna. E’ il loro buonsenso, dunque, ad essere punito, mentre, ad essere bandito dalle scuole britanniche è, evidentemente, il senso della realtà. (Foto: Pexels.com) ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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